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Brescia corre in digitale: registrati quasi 80mila domini .it

Censimento Cnr: l’effetto pandemia ha accelerato le nuove registrazioni che in Italia sono state 592.821
Persone, imprese, professionisti, enti pubblici: tutti sempre più online
Persone, imprese, professionisti, enti pubblici: tutti sempre più online
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Persone, imprese, professionisti, enti pubblici. Per ciascuna di queste categorie essere online è diventato fondamentale, per i più disparati motivi. E lo sbarco sul web è stato enormemente accelerato dalla pandemia. Stando al censimento effettuato da Registro.it, organo che opera all’interno dell'Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche, in tutto il 2020 sono stati registrati 592.821 nomi a dominio .it, il 13,2% in più rispetto al 2019. Ciò si traduce in una demografia digitale nostrana che cresce di oltre 4 punti percentuali (+4,2%), per un totale di 3.374.790 nomi .it presenti in rete al 31 dicembre 2020.

In questo orizzonte la provincia di Brescia si colloca al 24esimo posto su scala nazionale per tasso di penetrazione dei domini .it in rapporto alla popolazione. A guidare questa particolarissima classifica c’è Milano, seguono Bolzano e Firenze. In coda ci sono invece solo il Sud e le Isole, con le province di queste aree che occupano tutte le ultime venti posizioni: in coda Crotone, Caltanissetta ed Enna. Ad oggi infatti stando alle rilevazioni il Nord raccoglie il 53,8% dei 3.374.790 .it presenti nel Registro, al Centro è localizzato il 22,9% mentre al Sud il 23,2%.

Per quanto riguarda invece la provincia di Brescia il totale di domini registrati tocca quasi quota 80mila, corrispondenti al 2,33% del totale italiano. Andando a guardare l’andamento tra gennaio e ottobre dello scorso anno (periodo analizzabile per singole categorie), gli italiani hanno registrato 428.788 nuovi nomi a dominio .it, di questi quasi la metà (49%) appartiene a persone fisiche, mentre il 41% è stato registrato dalle imprese. Questo dato è in controtendenza se confrontato con l’intera anagrafica dei domini italiani, dove le imprese costituiscono oltre il 50% della tipologia, contro appena il 32% delle persone fisiche. Ma l’aspetto più rilevante riguarda i liberi professionisti: con quasi 30 mila nuovi domini registrati, la presenza digitale di questa categoria è cresciuta del 35% in un solo anno: guardando solo ad aprile 2020 si parla di un +113% rispetto allo stesso mese del 2019.

Balzo significativo anche per persone fisiche (+51%) e imprese a (+56%) nel confronto tra aprile 2020 e aprile 2019). «Significa che sempre più persone decidono di affidarsi al sito web come strumento di valorizzazione e potenziamento del business - spiega Marco Conti, responsabile del Registro.it e direttore dell’Iit -.Il trend di crescita in questo senso è positivo da almeno tre anni». Nel 2020 invece negativo l'andamento della Pubblica Amministrazione, che fa registrare un -57% di nuova presenza nel 2020 sebbene a fronte del +84% del 2019. Ma tutti questi numeri sono destinati a subire un forte accelerazione grazie al Pnnr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dal Governo Draghi e che punta sulla rivoluzione digitale.

Una delle sei missioni del Pnnr, che mette sul piatto 248 miliardi di euro complessivi, è infatti la digitalizzazione del Paese, da perseguire attraverso specifici interventi. In quest’ottica si inserisce la fornitura di banda ultra-larga e connessioni veloci. Parallelamente è al vaglio anche una riforma della Pubblica amministrazione, con la digitalizzazione che è ritenuta strategica.

 

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