Avremo un futuro nonostante le bombe

Dentro Futura nonostante le bombe, forse e addirittura: ancor più Futura nonostante le bombe. Domenica amara ma anche di speranza, se è consentito.
La manifestazione bresciana (qui trovate il nostro speciale di approfondimento) alla seconda edizione amplia e razionalizza gli spazi, diventa più agevole capire quel che fa un’azienda o una istituzione, conference & exibition come le chiamano queste rassegne che un tempo avremmo definito come «fiere». Futura va avanti convinta che la sostenibilità abbia un senso per il mercato ma, si spera, soprattutto per la vita. La città grigia e di ferro vuol far sapere che è diventata altra e non solo nella bellezza della Capitale della cultura. Eravamo e siamo apparsi per decenni qualcosa a metà fra i rottamai arricchiti e una mezza manica di ignoranti. Piano piano si cresce, noi e gli altri. E quindi si è capito che recuperare ferro era un modo per far soldi e creare lavoro ma anche - guarda te! - un mestiere ecologico.
Si è fatto un salto, bisogna andare avanti: per amore o convinzione o per forza di leggi. E quindi quasi trecento aziende bresciane hanno sottoscritto un impegno a raggiungere obiettivi di sostenibilità: per amore e per leggi, come detto, ma anche per business. Non si nasconde l’idea di ridisegnare l’immagine di Brescia: da capitale dei fumi a quella della Cultura e, nello specifico, della sostenibilità: vogliamo essere - dice la nostra industria - la capitale del futuro prossimo, più pulito e sostenibile. E quindi questo mondo va in scena alla Fiera di Brescia ben sapendo che lì non venderà niente se non (e non è poco) la propria diversa idea di essere azienda perché essere (o non essere) fabbriche di un certo tipo può fare la differenza ad esempio se devi assumere gente perché - sorprendentemente (e per fortuna) - un giovane ingegnere si può permettere il lusso di poter scegliere e quindi, visto che lavorare si deve, magari sceglie aziende che ai temi dell’ambiente, della sostenibilità, del clima dentro la fabbrica o l’ufficio, siano più attente e quindi diventano più, diciamo così, sexy. Poi si parlerà di soldi.
Si attrae di più e meglio se, in poche parole, si riesce a dare un senso in più al lavoro. Può far sorridere, ma è esemplare, che allo stand Omb Saleri si distribuisca un pieghevole che titola «Perché scegliere la Scuola di Atene?»: 13 citazioni di grandi filosofi con la Omb che spiega come in azienda si onori quella citazione. Ovviamente a Futura c’è molto altro. Robot, visori, avatar e bodyscanner, sistemi nuovi di coltivazione, aziende che fanno e fanno vedere come si può riciclare praticamente tutto se lo si vuole. Ne riparleremo.
Nel parcheggio, intanto, duemila auto (?) tutte bianche di polvere e belle calde per effetto dei 30 gradi di questo metà ottobre attestano: 1) che il clima sta cambiando per davvero e 2) che qualche pianta va trasferita dai padiglioni allo sterrato. Ci si risente.
@Tecnologia & Ambiente
Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.
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