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Artis, l’intelligenza artificiale può anche aiutare i bimbi con disabilità linguistiche

Il software della Sony Csl di Parigi è stato realizzato grazie al contributo della bresciana Martina Galletti
Martina Galletti (al centro) con alcune colleghe - © www.giornaledibrescia.it
Martina Galletti (al centro) con alcune colleghe - © www.giornaledibrescia.it

L’intelligenza artificiale come strumento di educazione inclusiva per bambini con disabilità linguistiche. Oggi è possibile grazie al software, che parla anche bresciano, «Artis», acronimo di Adaptive reading comprehension interface for send (special educational needs and disabilities) students. Nato dalla collaborazione tra Sony Computer science laboratories (Csl) Paris e il Centro ricerca e cura di Roma (Crc), il progetto ha preso vita grazie all’incontro tra la 29enne bresciana Martina Gallet

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