GdB & Futura

L’Ambiente tra AI, ricerca e il rischio di un disimpegno globale

Anita Loriana Ronchi
All’Università Cattolica di Brescia una giornata di studi con istituzioni, aziende e mondo accademico
La sede in via Garzetta dell'Università Cattolica - © www.giornaledibrescia.it
La sede in via Garzetta dell'Università Cattolica - © www.giornaledibrescia.it
AA

Che l’intelligenza artificiale sia entrata nella quotidianità di noi tutti è ormai fatto risaputo. Un po’ meno, forse, quali sviluppi la nuova tecnologia stia già generando a livello di sostenibilità, innovazione e formazione per la tutela dell’Ambiente. Ma l’AI già «lavora» anche in tale direzione e con risultati per certi versi sorprendenti, come emerso nel convegno a tema svoltosi all’Università Cattolica di Brescia, per iniziativa di Aera e Alta scuola per l’Ambiente, con un panel ricchissimo di relatori, accademici, esperti.

Le prime novità si colgono sul fronte delle politiche ambientali, come rilevato dall’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione: «L’AI sta impattando in maniera significativa sul clima, sulla riduzione dell’inquinamento, sul degrado ambientale. Non solo: pensiamo all’efficientamento energetico delle nostre aziende e all’utilizzo nella mobilità con la pianificazione del traffico e la realizzazione di strade, oltre che case, intelligenti».

La Lombardia in effetti fa scuola e recentemente ha anche lanciato un bando per finanziare progetti di «smart mobility data driven» nell’ambito del trasporto pubblico locale, finalizzato alla ricerca di soluzioni innovative tramite la condivisione intelligente dei dati ed incentivando l’adozione di un approccio più consapevole e più sostenibile degli spostamenti. «Occorre – nota l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Camilla Bianchi –, fare uno sforzo di competenze e unire le forze per cogliere le potenzialità dei nuovi strumenti. Ed è determinante il ruolo della comunicazione».

Spunti

Numerosi e interessanti gli spunti emersi dal simposio, articolato in tre sessioni coordinate da Pietro Freschi (segretario generale Aera), Ilaria Beretta (Alta scuola per l’Ambiente), Matteo Tarantino (Università Cattolica) e patrocinato anche da Distretto Rotary 2050 e Intesa Sanpaolo, con la partecipazione di rappresentanti di aziende e realtà del settore come Agrochimica, Montecolino, Tfl Advisor, Ollum – Consulenza ambientale, Rotary Club Brescia Next, On! Impresa sociale, Aigu Lombardia, Starting finance club e Jecatt. A cominciare dalla necessità di una «propedeutica» di carattere etico per scongiurare gli eventuali rischi delle trasformazioni in atto.

Nel mondo

Vero è che «lo scenario è radicalmente cambiato» negli ultimi tempi, a causa dei fattori geo-politici, ma anche «dell’enorme fame energetica dell’AI generativa». Il programma europeo del Green Deal, pur mantenendo i pilastri su cui si basa, è stato ridimensionato o quanto meno reso più flessibile, anche in relazione ai dati non certo entusiasmanti del mercato delle auto elettriche. L’abbandono da parte degli Usa degli accordi di Parigi (con la cancellazione di 300 miliardi stanziati per Net Zero), il ritorno in auge dei Paesi petroliferi, la scarsa spinta delle economie emergenti a rispettare i vincoli ambientali negli investimenti, «rendono sempre meno globale la lotta contro il riscaldamento globale».

D’altro canto, vi è l’impegno delle imprese e il contributo delle startup innovative, al centro della tavola rotonda coordinata da Rita Locatelli (Cattolica). Da una survey Eurobarometro, risulta che il 93% delle Pmi europee (in Italia rappresentano la quasi totalità del tessuto imprenditoriale) ha intrapreso almeno un’azione per la sostenibilità/risparmio energetico e riduzione dei rifiuti (66%), per limitare l’uso di materiali (57%) e acqua (49%), riciclo e riuso (48%), mentre solo il 6% non ha realizzato interventi. Inoltre, il 12% auto produce la propria energia da fonti rinnovabili e il 23% la ottiene da provider green.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Tecnologia & Ambiente

Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.