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La Cer di Torbole è nata seguendo il modello Confindustria Brescia

Marco Capitanio
Un importante progetto pilota che coinvolge cinque aziende, un ente del terzo settore e la stessa amministrazione comunale
L'evento per la Comunità energetica rinnovabile di Torbole
L'evento per la Comunità energetica rinnovabile di Torbole
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La presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia, nello scorso mese di marzo, ha rappresentato molto più di una semplice iniziativa associativa: è un primo, concreto, passo verso un nuovo percorso di sviluppo energetico fondato su collaborazione, innovazione e sostenibilità. Da presidente – sino allo scorso 15 maggio – della Piccola Industria di Confindustria Brescia, posso affermarlo con orgoglio: abbiamo promosso e accompagnato la nascita della prima Cer del nostro territorio costruita secondo quello che abbiamo definito «il modello Confindustria Brescia», in stretta sinergia con il Comune e le imprese.

Parliamo di un importante progetto pilota che coinvolge cinque aziende, un ente del terzo settore e la stessa Amministrazione comunale: per capirne la portata, solo noi, come Automazioni Industriali Capitanio, prevediamo impianti nuovi per circa 285 kw. Ma i numeri, per quanto rilevanti, raccontano solo una parte della storia. Il vero valore della Cer sta nella sua capacità di creare un circolo virtuoso tra produzione di energia rinnovabile, riduzione dei costi energetici, inclusione sociale e sviluppo locale.

Principi chiave

Il nostro modello si fonda su alcuni principi chiave: la centralità delle imprese e del Comune; una governance chiara, orientata alla sostenibilità economica e ambientale; e l’assenza di finalità speculative, a favore del bene comune. In un contesto di forti tensioni geopolitiche e volatilità dei prezzi energetici, iniziative come questa rafforzano la resilienza del nostro sistema produttivo e offrono nuove opportunità al territorio. In generale, le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una leva strategica per il futuro dell’energia in Italia.

Marco Capitanio © www.giornaledibrescia.it
Marco Capitanio © www.giornaledibrescia.it

Nei prossimi anni, il loro ruolo sarà cruciale non solo per accelerare la transizione ecologica, ma anche per democratizzare l’accesso all’energia, promuovere l’autoproduzione e l’autoconsumo collettivo, e ridurre la dipendenza da fonti fossili e mercati instabili. Parliamo di strumenti che favoriscono la coesione sociale e territoriale, con benefici ambientali, economici e culturali diffusi. Investire oggi nelle Cer significa porre le basi per un sistema energetico più equo, efficiente e partecipato.

Voglio sottolinearlo: non si tratta di un traguardo, ma dell’inizio di un percorso, che proseguirà anche con l’attuale presidente della Piccola Industria, Barbara Ulcelli, a cui auguro buon lavoro. Vogliamo che la Cer di Torbole Casaglia diventi un esempio replicabile, capace di ispirare altri Comuni e altre imprese. Continueremo perciò a investire energie e competenze in questa direzione, certi che il futuro energetico – e quindi industriale – del nostro Paese si costruisca dal basso, attraverso alleanze intelligenti tra pubblico e privato.

Marco Capitanio – Direttore generale Aic

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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