Garda

Vende micro opere nascoste nella Gioconda: arrestato truffatore

Il 49enne di Desenzano, insieme ai complici, assicurava rendimenti del 10% in pochi anni. C’è chi ha speso 125mila euro
Token Art: opere nascoste all’interno della Gioconda al centro della truffa
Token Art: opere nascoste all’interno della Gioconda al centro della truffa
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Si presentavano a bordo di auto extralusso. Davano appuntamento ai loro clienti solo in ristoranti e hotel stellati, molto stellati. A loro proponevano investimenti super raffinati, anche nella forma. Avevano brochure stilosissime e un sito internet con tanto di contatore del valore delle opere sòla che di volta in volta piazzavano. Di davvero raffinato - stando alla procura della Repubblica di Milano - c'era solo la truffa che hanno ideato e che sono riusciti a propinare a diverse decine di investitori.

Sono circa duecento i clienti che hanno creduto nella nuova frontiera dell’arte e nell’ennesimo immaginifico pianeta sul quale fare business. Diversi abitano in provincia di Brescia. E in provincia di Brescia vive anche uno degli ideatori del raggiro a cinque zeri. Si tratta del 49enne Davide Cuccato, originario di Conselve (provincia di Padova) ma di casa a Desenzano. Al pari di Francesco Colucci, 46enne residente a Milano, il sedicente consulente finanziario è da ieri agli arresti domiciliari su ordine del gip di Milano Guido Salvini.

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Secondo quanto hanno ricostruito gli uomini della Gdf milanese, che hanno raccolto la denuncia di una delle vittime, i due si sono inventati la presenza di micro opere d’arte nascoste da Leonardo Da Vinci all’interno della Gioconda. E hanno fatto credere di averle tramutate in codici alfanumerici unici e monetizzabili attraverso gettoni digitali (token) destinati ad accumulare valore con il passare degli anni. C’è chi - ed è il caso della prima denunciante - dietro la promessa di un rendimento sino al 10% in pochissimi anni, ha versato fino a 125mila, per scoprire nel giro di pochi mesi di averci perso non solo gli interessi, ma l’intero capitale, incassato e fatto emigrare su conti esteri, dalla Svizzera alle isole della Manica. Oltre che di truffa i due sono anche accusati di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria.

 

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