Garda

Un anno e mezzo per spostare un tubo sotterraneo

L’ammodernamento della Cedral Tassoni di Salò fermo per il lungo iter imposto dalla legge
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Un tubo e la burocrazia fermano i progetti di ammodernamento della Cedral Tassoni. La storica ditta produttrice di liquori e bibite, tra cui la nota Cedrata, si vede precludere i progetti di sviluppo per la presenza, nel sottosuolo dello stabilimento, di un rio di cui nessuno si ricordava.

Per dar corso al progetto di modernizzazione (interventi sui depositi sotterranei, riorganizzazione degli spazi produttivi e rinnovo dei macchinari per un investimento di 750mila euro) la Tassoni aveva previsto di spostare al confine della proprietà il tubo in cui scorre il rio. «Una cosa - ha detto in Consiglio il segretario comunale Gioseppe Iovene - che in un paese normale si poteva fare in sette giorni». Invece quel tubo sta complicando tutto.

La procedura amministrativa per dar corso al progetto era stata avviata nel 2016 dalla Tassoni, che in febbraio aveva ottenuto il via libera dalla conferenza dei servizi. Poi, in sede di valutazione ambientale strategica (il progetto è in variante al Pgt, che per quell’area prevede un uso residenziale, commerciale e direzionale mentre la Tassoni intende mantenere la destinazione produttiva) è sorto l’intoppo. La sede territoriale della Regione, lo Ster, ha appurato l’esistenza del rio intubato nella cartografia del Reticolo idrico minore (Rim), così per spostarlo di qualche metro serve una procedura di modifica del tracciato, con l’adozione da parte del Consiglio comunale della «variazione di elementi idrografici», la trasmissione del nuovo tracciato in Regione, il parere vincolante dello Ster e un’approvazione definitiva del Consiglio.

I commenti. «Perdere un anno e mezzo per spostare un tubo - ha commentato il segretario comunale - non mi pare una cosa degna di un paese civile». «La burocrazia - dice laconico il sindaco Giampiero Cipani - è veramente il male del nostro paese».

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