Garda

«Udienza molto pesante, ma ora riesco a guardarlo negli occhi»

Le parole di Giada, una delle ragazze finite nella rete di Carmelo Cipriano, condannato per avere fatto sesso con le allieve minorenni
L'intervista a Giada, una delle vittime di Carmelo Cipriano
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«È stata un’udienza molto, molto, molto pesante, la cosa di cui sono orgogliosa è di essere finalmente riuscita a guardarlo negli occhi. Per me è stata una conquista».

Lo ha dichiarato Giada, una delle vittime finite nella rete di Carmelo Cipriano, il maestro di karate condannato oggi a nove anni e sei mesi per avere fatto sesso con le sue allieve minorenni.

I rapporti con la ragazza iniziarono quando lei aveva 12 anni ed erano proseguiti per altri cinque anni. «Ho deciso di denunciare Cipriano quando, una sera di dicembre, ho visto uscire una ragazza dallo stanzino della palestra - ha raccontato -. Lo stesso stanzino in cui sono stata costretta a entrare io molte volte. In quel momento mi detta: "Questa storia deve finire"». 

 

 

Giada si è detta soddisfatta di essere riuscita a parlare in aula, davanti al giudice: «Pensavo di non farcerla».

Rispetto all’ammontare della pena la ragazza, difesa dall’avvocato Riccardo Caramello, ha detto che nove anni sono «troppo poco, soprattutto rispetto a quello che mi ha tolto». «Ma comunque per un abbreviato sono soddisfatta», ha concluso ai microfoni di Teletutto.

 

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