Garda

Troppo vecchi e i cipressi di San Martino muoioino

Due le ipotesi: stanno morendo di vecchiaia o sono stati attaccati dal «seridium cardinale»
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Muoiono i cipressi dei luoghi storici di San Martino della battaglia. Numerosi alberi che ornano la collina dove si combattè la battaglia del 24 giugno 1859 e dove sorge la torre risorgimentale, sono secchi. Non sono ancora certe le cause di questa moria che interessa alcune decine di alti e secolari cipressi.

L’area è costellata di moltissimi maestosi cipressi che si innalzano da terra anche per 15 e più metri d’altezza. Caratterizzano da sempre il paesaggio gardesano e in particolare il panorama della collina dove si scontrarono gli eserciti quel 24 giugno 1859 e sulla quale sorge la torre dedicata a Vittorio Emanuele, il museo, la cappella ossario.

Un sopralluogo nella zona del viale d’accesso al complesso monumentale di San Martino della Battaglia e nell’area dell’ossario consente di quantificare innanzitutto l’entità del problema. Si contano infatti sei cipressi completamente secchi, una dozzina con problemi avanzati di rinsecchimento ben evidenti nella parte sommitale o alla base.

Infine ci sono altre circa sette-otto piante che presentano seccumi interessando zone ancora circoscritte, seppur ben distinguibili della chioma. E considerando che l’area possa contenere circa 120-130 cipressi, il fenomeno appare sicuramente degno di indagine.

Quanto alle possibili cause, le ipotesi sono due. La prima attribuisce la situazione che si è venuta a creare alla vecchiaia degli alberi messi a dimora fra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Morirebbero insomma perché sono troppo vecchi e sono arrivati a fine ciclo vitale.

Un’ipotesi alternativa, per ora solo a livello teorico, punta invece il dito contro il «cancro corticale» del cipresso, una malattia causata dal «seridium cardinale», un microscopico parassita fungino che attacca le parti esterne seccandole gradatamente e creando zone di color marroncino-rossiccio.  

 

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