Garda

Tre Lampioni, trasferiti due dei 34 profughi ospiti

Si registra un ulteriore sviluppo nella vicenda del centro di accoglienza profughi all’hotel Tre Lampioni
Lo striscione della protesta dei giorni scorsi
Lo striscione della protesta dei giorni scorsi
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Si registra un ulteriore sviluppo nella vicenda del centro di accoglienza profughi all’hotel Tre Lampioni. Due dei 34 ragazzi che vi sono ospitati, alcuni da diversi anni, sono stati trasferiti nella giornata di ieri in un altro centro di accoglienza, a Lonato. Il tutto, fanno sapere i gestori della struttura, in accordo con la Prefettura.

Pare che ad essere trasferiti siano stati proprio due dei richiedenti asilo che, venerdì scorso, avevano inscenato la protesta che ha acceso i riflettori sui Tre Lampioni, esponendo uno striscione in cui si lamentavano della loro sistemazione. La scintilla che avrebbe innescato la protesta, peraltro attuata su iniziativa di un’esigua minoranza dei ragazzi del centro, sarebbe stato un ritardo nella consegna del «pocket money», i 75 euro mensili che spettano ai rifugiati per le necessità giornaliere.

Come accennato, il trasferimento è avvenuto di concerto con la Prefettura; sul punto, tuttavia, alcuni ragazzi impegnati in associazioni culturali del paese che hanno stretto contatti con i richiedenti asilo, coinvolgendoli in alcune attività, pongono alcune domande: «Perché questo trasferimento? In virtù di quale comportamento dei ragazzi?». Ricordiamo che il centro Tre Lampioni dal 1° agosto ha una nuova gestione, affidata al ristorante Boschetti di Montichiari, che si occupa, avvalendosi della cooperativa L’Accoglienza, anche di altri centri nel Bresciano, tra cui quello di Lonato in cui ieri sono stati trasferiti i tre profughi.

 

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