Garda

Torna il «Biondo» al MuSa, il prezioso contrabbasso di Gasparò da Salò

Lo strumento sarà suonato sabato al museo dal maestro Fanchini del Donizetti in una serata speciale
Il «Biondo» come è chiamato il contrabbasso di Gasparo da Salò
Il «Biondo» come è chiamato il contrabbasso di Gasparo da Salò
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Ha un suono profondo, potente, pulitissimo. Chi lo suona rimane sorpreso dalla sua rapidità di risposta, simile a quella del violino, caratteristica rara, quasi eccezionale, per uno strumento di queste dimensioni. È considerato una delle migliori creazioni di Gasparo Bertolotti, il liutaio passato alla storia come Gasparo da Salò, e sentirne la voce è un privilegio, anche perché accade raramente.

L'appuntamento

È da non perdere, dunque, l’appuntamento di sabato 15 ottobre al MuSa con l’evento «Il suono di Gasparo», che replica dopo l’edizione primaverile: il contrabbasso realizzato dal liutaio salodiano intorno al 1590 uscirà nuovamente dalla teca per essere suonato dal M° Giovanni Pietro Fanchini, titolare della cattedra di contrabbasso del Conservatorio «Donizetti» di Bergamo e dai suoi allievi. Sarà un’occasione imperdibile - voluta dalla direttrice del MuSa, Lisa Cervigni, e dal curatore della sezione di liuteria Roberto Codazzi - per ascoltare il suono di uno degli strumenti meglio conservati e più belli realizzati da Gasparo, liutaio padre del violino moderno ma che ebbe un ruolo rilevantissimo anche nell’evoluzione del contrabbasso, o meglio dello strumento che allora si chiamava «violone» o «lirone», visto che il termine contrabbasso farà il suo esordio solo nell’800.

La storia

Il «Biondo», così come è chiamato lo strumento, che prende il nome della famiglia che nel 2011 lo acquistò dal maestro Leonardo Colonna, primo contrabbassista dell’orchestra della Scala, per poi affidarlo al Comune, è una pietra miliare nella storia del contrabbasso. Come accadde per i violini di Gasparo, anche i suoi contrabbassi hanno canonizzato le misure e le forme cui si fa riferimento ancora oggi. Gasparo fu un valente contrabbassista (nel 1604 venne chiamato in per un concerto a Bergamo, con una paga rilevante) e quando progettò e costruì questi strumenti si era già lasciato alle spalle le linee dei vecchi violoni, per imboccare la strada di un nuovo strumento. Oggi, a più di 4 secoli dalla sua costruzione, il «Biondo» è il sogno proibito di ogni contrabbassista.

Potremo sentirlo suonare sabato alle 17 nella sezione di liuteria del MuSa. Non sarà un concerto, ma un momento musicale informale, unico e intenso. Il maestro Fanchini non solo farà cantare il Biondo, ma ripercorrerà la storia del contrabbasso, ne illustrerà le caratteristiche e soddisferà le curiosità del pubblico. Ingresso 9 euro; i posti sono limitati, prenotazione obbligatoria entro la giornata di oggi, giovedì 13 (0365.20553, info@museodisalo.it).

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