Garda

Toninelli: «Tav Bs-Vr, non si muoverà foglia senza il mio ok»

Il ministro a Lonato all’ecofesta 5 Stelle incontra i No Tav e li rassicura
IL MINISTRO TONINELLI A LONATO
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Per i cantieri Tav, «non si muoverà foglia senza l’ok del ministero: ogni atto contrario sarà ritenuto ostile e quindi bloccato»: rassicura i lonatesi, e non solo, il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli. Intervenuto ieri sera alla Ecofesta del M5S, organizzata a poche centinaia di metri da dove dovrebbe sorgere il cantiere logistico per l’alta velocità già autorizzato dal consiglio comunale del paese, la festa è stata occasione per toccare temi di interesse nazionale (dall’immigrazione all’acqua pubblica, passando per le concessioni e arrivando alla trasparenza) e soprattutto locale: il basso lago non poteva prescindere dall’avere risposte sull’alta velocità dal ministro delle infrastrutture. E accolto da strette di mano, selfie e un vero bagno di folla, il ministro Toninelli non si è sottratto: prima in un incontro a porte chiuse con una delegazione del Coordinamento No Tav Brescia-Verona, poi il dibattito vero e proprio, con il ministro incalzato dalle domande di Andrea Paccagnella e Andrea Spiller, portavoce pentastellati a Padenghe il primo, a Desenzano il secondo.

Cauti gli attivisti del Coordinamento, che a margine dell’incontro si sono espressi per voce del loro avvocato, Fausto Scappini, e del rappresentante Roberto Saleri, che ha rilanciato la marcia No Tav in programma tra Desenzano e Lonato il prossimo 29 settembre: «Il ministro è una persona seria - ha detto Scappini -, che capisce la complessità delle cose: siamo legati all’esito della valutazione costi/benefici e abbiamo chiesto che i lavori non partano prima che venga depositato il progetto esecutivo».

Avvio dei lavori che a Lonato è quanto mai concreto e considerato da tanti come imminente. Novembre, sembra: «La questione è delicatissima - ha detto Toninelli - per ragioni economiche e umane. Sono state fatte scelte senza interpellare i cittadini, abbiamo ereditato opere vecchie di 30 anni, e ora, che il procedimento per molte di queste, Tav inclusa, è a uno stato ormai avanzato, non so come andrà a finire: senza pregiudizi abbiamo il desiderio di rimediare ai danni del passato e faremo il possibile per fare andare avanti le opere utili e fermare le inutili. Entro la fine dell’anno avremo i risultati dell’analisi costi/benefici, ma nel frattempo non si muoverà foglia senza il placet del ministero: qualunque atto compiuto in difformità a questo sarà ritenuto ostile, e quindi bloccato».

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