Tassa di soggiorno sul Garda: «ripensateci»
«La tassa di soggiorno, sposata dalla quasi totalità dei Comuni gardesani, è un odioso balzello. Agli amministratori chiediamo di prendere esempio da quei pochi, quattro per la precisione, che hanno deciso diversamente. Limone, Tremosine, Lazise, Malcesine hanno detto no; tutti seguano questa strada».
Gli albergatori di Asshotel di Confesercenti ribadiscono la loro contrarietà all’introduzione dell’imposta a carico del turista che soggiorna in hotel, camping e b&b; e lamentano decisioni intraprese senza tener conto delle osservazioni degli operatori dell’ospitalità.
Sulla base di ipotesi tariffarie proposte dai sindaci e delle presenze registrate nel 2010, Asshotel Confesercenti stima che l’applicazione della tassa di soggiorno sul Garda bresciano costerebbe complessivamente 4,3 milioni di euro. Ad esempio, Sirmione introiterebbe 740mila euro; Limone quasi 700mila; Desenzano 490mila e Salò, con molte meno presenze, circa 120mila. Si creerebbe un deterrente, facendo leva su un elemento, il prezzo, sul quale la sensibilità dei turisti è elevatissima.
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