Garda

Scogli, pali affioranti e boe fuori posto: è una navigazione a ostacoli sul Garda

La Guardia costiera ha redatto una mappa dei punti critici tra Desenzano fino alla penisola di Sirmione
Uno scoglio affiorante tra Desenzano e Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uno scoglio affiorante tra Desenzano e Sirmione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Scogli e pali affioranti, boe guaste o fuori posizione nel lago di Garda: la Guardia costiera ha redatto la mappa e individuato tra Sirmione e Desenzano 37 punti di pericolo. I più sono a Sirmione (27), e il Comune ha già emesso un’ordinanza di divieto di navigazione, di balneazione e di pesca attorno alle aree indicate. Desenzano attende la conferenza dei servizi convocata dall’Autorità di bacino per il 7 novembre. Per il sindaco Guido Malinverno «spetta all’ente emanare eventuali provvedimenti di divieto».

Il lungo elenco di pericoli per la sicurezza della navigazione e della balneazione rilevati dalla Guardia costiera negli specchi lacuali dei Comuni di Sirmione e Desenzano si traduce in una mappa punteggiata di crocette. Ventisette punti lungo la penisola sirmionese: aree di basso fondale, con pali in ferro o in legno affioranti, scogli non segnalati del tutto o in maniera non conforme, reti in abbandono, ma anche segnali cardine privi di luce, abbandonati o non segnalati.

A Desenzano, invece, i punti di pericolo individuati dai guardacoste sono dieci, dal confine con Sirmione fin quasi al porto del centro. Le criticità sono pressoché le stesse: anche qui scogli e pali affioranti, boe di segnalazione prive di luce oppure fuori posto (è il caso del canale d’ingresso al porto di Rivoltella), segnali di pericolo isolati e privi di luce.

Redatta la mappa, la Guardia costiera l’ha trasmessa ai Comuni interessati e all’Autorità di bacino per i provvedimenti del caso. Sirmione è già intervenuto con un’ordinanza a firma del vicesindaco Mauro Carrozza con la quale ha disposto il divieto di navigazione, balneazione, pesca e «qualsivoglia altra attività che dovesse essere pericolosa».

Desenzano ha invece ritenuto di procedere in maniera differente: «La normativa - spiega il sindaco Malinverno - prevede che sia l’Autorità di bacino a emettere provvedimenti che possano riguardare la sicurezza in acqua. Che è poi l’invito giunto anche dalla Regione, di cui l’Autorità stessa è emanazione». Invita, la Regione, l’Autorità «ad attivarsi tempestivamente per la verifica di quanto segnalato nella nota della Guardia costiera, con l’eventuale coinvolgimento dei Comuni, al fine di procedere alla rimozione delle eventuali strutture abusive nonché alla messa in sicurezza delle potenziali situazioni di pericolo». In vista della Conferenza dei servizi convocata per il 7 novembre dall’Autorità, Desenzano ha «messo in guardia» cittadini e naviganti, pubblicando sui propri canali istituzionali le raccomandazioni della Guardia costiera.  

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