Garda

Schiaffo dalla madre: 14enne chiama il 112

I carabinieri dovranno ora stabilire se si tratti di un gesto di ribellione o di un caso di maltrattamenti in famiglia
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Può essere stato il gesto di ribellione di un adolescente al culmine di una discussione. Oppure il modo di rompere il silenzio e chiedere aiuto per una ragazzina vittima di maltrattamenti. Saranno le indagini dei carabinieri della Compagnia di Salò e della stazione di Manerba del Garda a chiarire in quale contesto sia da inserire l’episodio registrato nella notte tra domenica e lunedì a Padenghe del Garda.

Al 112 è arrivata, attorno all’una e trenta del mattino, la chiamata di una ragazzina di 14 anni che chiedeva aiuto e si trovava fuori di casa. Quando l’equipaggio del Radiomobile di Salò e i soccorritori sono arrivati sul posto la ragazza, ecuadoregna nata in Spagna, ha spiegato di aver ricevuto poco prima un violento ceffone dalla madre al culmine di una discussione che avevano avuto nella serata.

Un colpo al capo che ha spinto il personale sanitario a disporre per la 14enne una notte di osservazione all’ospedale di Desenzano.

Resta da capire, e per questo sono al lavoro i militari dell’Arma, come mai la ragazza sia stata soccorsa dall’ambulanza fuori casa: se cioè la madre, ecuadoregna e dai primi accertamenti assolutamente sconosciuta alle forze dell’ordine e ai servizi sociali, abbia cacciato di casa la ragazza oppure se sia stata la minorenne ad abbandonare l’appartamento nel corso della discussione con la madre.

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