Garda

San Martino: ora tutti i soldati hanno divise digitali

Con due anni d’anticipo 180 volontari per lo più studenti hanno messo in rete il Risorgimento
Una rievocazione della battaglia di San Martino e Solferino - © www.giornaledibrescia.it
Una rievocazione della battaglia di San Martino e Solferino - © www.giornaledibrescia.it
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Altro che «mission impossible»: il Progetto Torelli giunge a conclusione con due anni di anticipo. Tutti i 640mila nomi dei soldati che fecero l’Italia vestono ora una divisa digitale: gli archivi del Risorgimento sono stati interamente digitalizzati grazie a un vero e proprio reggimento di volontari, e ora si possono consultare on line.

Il traguardo, quando nel 2018 l’iniziativa della Società di San Martino e Solferino è stata lanciata, pareva a tutti gli attori coinvolti praticamente irraggiungibile. Si pensava che sarebbero serviti almeno cinque anni. E invece, nel tempo i volontari amanuensi digitali sono cresciuti in maniera esponenziale e il lavoro si è concluso in tempi record: si è partiti dai ragazzi del liceo Bagatta di Desenzano, coinvolti nell’iniziativa quale progetto di alternanza scuola-lavoro, e si è alla fine toccato tutta Italia. Complessivamente hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo in 280, dei quali 253 studenti. Gli altri, soci della Società, insegnanti e volontari.

Le scuole e gli enti coinvolti? Il Bagatta, appunto, e i Rogazionisti di Desenzano, ma anche il liceo Gonzaga di Castiglione, il Medi di Villafranca (Verona), il Pigafetta di Vicenza, l’istituto Maserati di Voghera, l’Accademia di Belle Arti di Firenze, i musei del Risorgimento di Milano e di Bologna, e l’Università Cattolica di Milano. In rappresentanza di tutti loro (causa norme Covid), sabato mattina sotto la torre di San Martino i ragazzi del Gonzaga riceveranno i loro attestati. E non sarà il solo riconoscimento. Perché tutti coloro i quali hanno contribuito a vestire in digitale il Risorgimento compaiono ora nelle schede di progetto: i loro nomi, infatti, sono accanto a quelli dei soldati che combatterono le battaglie negli attestati disponibili on line, ricreati digitalmente su modello di quelli che rilasciava a suo tempo la Società ai partecipanti delle Campagne risorgimentali. Tutti, dunque, d’ora in avanti potranno consultare gli archivi a caccia di un antenato, per esempio, ma anche di personaggi noti: basta navigare nel database raggiungibile dal sito www.solferinoesanmartino.it.

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