Garda

Salò mette al bando le biciclette in centro e sul lungolago

A breve entrerà in vigore l’ordinanza che vieta l'utilizzo delle bici durante la stagione turistica
Nuove regole. Turisti in attesa all’imbarcadero
Nuove regole. Turisti in attesa all’imbarcadero
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Lungolago e centro storico vietati alle bici durante la stagione turistica. È un’ordinanza che farà discutere quella che entrerà in vigore a Salò a breve, appena sarà posizionata la segnaletica. Il provvedimento vieterà, fino a ottobre, la circolazione delle biciclette nelle aree pedonali del centro, dalla porta dell’Orologio a quella del Carmine.

Non si potrà più pedalare in via San Carlo, via Butturini, via Fantoni e sul lungolago Zanardelli (confermata poi l’inibizione, già in vigore, sulla passeggiata Antiche Rive). A Salò il tema è caldo, se ne parla da tempo, ma ora la Giunta, che nei giorni scorsi ha dato il parere favorevole all’ordinanza predisposta dal segretario comunale Giuseppe Iovene, vuole chiudere le porte in via definitiva ai ciclisti «maleducati e strafottenti.

C’è un problema di sicurezza per i pedoni - dice il sindaco Gianpiero Cipani -, dovuto a squadre di ciclisti in assetto da corsa che sfrecciano sul lungolago pieno di gente». Insomma, la libertà dei ciclisti finisce dove inizia quella dei pedoni. Ecco dunque il divieto. «Per lo meno - dice il sindaco - durante i periodi di affluenza turistica, da maggio a ottobre, quando il lungolago è sempre affollato».

Sensibilizzare. Gli agenti della Polizia locale già da qualche giorno stanno sensibilizzando i cittadini e avvisando gli appassionati del pedale: «Signori, in centro si scende di sella e si spinge la bici a mano». Ciclista avvisato, mezzo salvato. Facile prevedere polemiche sul nuovo provvedimento. «Non c’è dubbio che vi siano persone che utilizzano la bicicletta in maniera troppo disinvolta, per non dire fastidiosa o pericolosa, sul lungolago e nelle vie pedonali del centro - commenta qualcuno -, ma non è pensabile che tutti, compresa la casalinga che decide di recarsi al supermercato in bici, debbano pagare per colpa di pochi che passano sul lungolago pensando di essere al Giro d’Italia. Sarebbe come vietare le auto perché alcuni automobilisti non rispettano il codice della strada». Si teme che l’ordinanza possa disincentivare questa tipologia di mobilità sostenibile.

 

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