Garda

Salò dice sì ai nuovi cantieri per far risorgere il teatro comunale

Ilavori, che costeranno 1,5 milioni, sono finanziati con gli oneri della Tavina Previsti altri due step
Lo stato attuale del teatro comunale di Salò - © www.giornaledibrescia.it
Lo stato attuale del teatro comunale di Salò - © www.giornaledibrescia.it
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Approvato il progetto del secondo lotto e lavori al via a settembre. Nuovo passo avanti nell’operazione di restauro del vecchio teatro comunale di Salò, inaugurato il 1° novembre 1873 con il Rigoletto di Verdi e attivo fino agli anni Sessanta.

La Giunta ha approvato, nella seduta del 4 agosto, il progetto esecutivo della seconda tranche di lavori, per un importo di 1 milione 459mila e 520 euro (comprensivi dei 200mila utilizzati per l’acquisto dell’unità immobiliare limitrofa al teatro, l’alloggio del custode). Un lotto già finanziato con gli oneri scomputati dalla prima fase del progetto Tavina, che ha visto il trasferimento della fabbrica a Cunettone (anche il primo lotto di restauro del teatro, terminato la scorsa primavera, aveva comportato un investimento di 1,4 milioni, sempre finanziato con oneri relativi alla delocalizzazione dell’attività di imbottigliamento).

Il via libera della Giunta al progetto predisposto a propria cura e spese da Tavina Spa apre la strada alle operazioni di gara, che saranno espletate direttamente dal Comune, intenzionato a bruciare i tempi.

«A settembre - ha detto in Consiglio comunale il sindaco Giampiero Cipani, in occasione dell’illustrazione del Documento Unico di Programmazione - inizieranno i lavori. A seguire ci sarà il terzo lotto, per 2.5 milioni, da realizzarsi sempre a scomputo degli oneri relativi alla seconda fase del progetto Tavina, sulla base di una convenzione che chi ha acquistato il comparto dell’ex stabilimento ha già sottoscritto. I successivi due lotti - conclude - verranno finanziati anche mediante un project financing che è in fase di studio da parte dell'Amministrazione comunale».

«Le opere di secondo lotto - si legge nella relazione del progettista - risultano consistere nel completamento delle opere iniziate ma non terminate col primo lotto. Si ritiene che indispensabile completamento successivo al primo lotto debba essere la conclusione della “scatola”, ovvero il compimento delle opere esterne dell’edificio relative a copertura e facciate». In sostanza, con il secondo lotto il teatro di Salò comincerà a prendere forma. Il successivo terzo lotto sarà costituito dal progetto impiantistico e dalla realizzazione dei locali tecnici. Gli ultimi lotti riguarderanno opere architettoniche, arredi e suppellettili. Ci vorrà ancora qualche anno.

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