Garda

Rocca sotto i ferri: via all’operazione di consolidamento

A Lonato prende vita il progetto già previsto nel 2016. In autunno la nuova pavimentazione
LAVORI IN ROCCA A LONATO
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Via al consolidamento della muratura all’ingresso della Rocca di Lonato, in autunno largo alla nuova pavimentazione del viale di accesso e alla nuova illuminazione notturna. La Fondazione Ugo Da Como, in sinergia con la Soprintendenza, ha cominciato i lavori volti al consolidamento di una porzione di muratura all’ingresso della fortificazione: il cantiere dovrebbe essere chiuso entro il 10 marzo.

Si tratta di un intervento già previsto nel 2016 e parte di un progetto di restauro studiato dall’ingegner Ezio Pilar Giuriani, dell’Università degli Studi di Brescia. Nel 2016, infatti, si rese necessario intervenire per un problema del tutto simile a quello che si sta fronteggiando oggi, ma sul muro di contenimento della Casa del Podestà. In quell’occasione vennero effettuati i saggi conoscitivi e il monitoraggio della situazione nel suo complesso.

Oltre agli interventi per le due murature (ossia quella della Casa del Podestà cui si è già fatto fronte e quella cui invece si sta facendo fronte adesso), il nuovo progetto anche un nuovo incatenamento della torre del giardino della Casa del Podestà, che la Fondazione auspica di riuscire presto a porre in atto. Intanto si agisce sulla muratura, che presentava un fuori-piombo massimo di 37 centimetri, al limite del crollo e visibile soprattutto all’inizio della salita che porta al quartiere principale della Rocca. Ora sarà rinforzata grazie alla realizzazione di due ordini di tiranti ancorati in profondità attraverso l’iniezione di miscela cementizia.

E se i lavori potranno dirsi ultimati entro il 10 marzo, in autunno sono previsti nuovi interventi: in primo luogo, sul viale di accesso al quartiere principale, che risulta rappezzato. Il progetto di restauro prevede in questo caso il rifacimento della pavimentazione con ghiaia a vista; saranno anche creati nuovi cavidotti per gli impianti nel sottosuolo e realizzata la prima tranche di illuminazione notturna interna del castello, che oggi è pressoché assente.

 

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