Garda

Rezzato: dagli insulti alla maxi rissa

Botte e feriti tra via Garibaldi e via Matteotti: scattano indagini e denunce della Polizia locale.
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Erano tutti rumeni, ma appartenenti a due etnie diverse, i trenta protagonisti della mega rissa avvenuta pochi giorni fa a Rezzato. Ora sono stati in gran parte identificati e denunciati all'autorità giudiziaria con l'accusa di rissa, lesioni e porto abusivo d'armi. I sette elementi che hanno scatenato il tutto sono stati riconosciuti grazie alle telecamere di sorveglianza poste sui semafori. Teatro della contesa appunto il semaforo dell'intersezione fra via Garibaldi e via Matteotti (per i rezzatesi chiamato semaforo del ponte), per intenderci la direttrice che da Brescia porta verso il Garda.

Le due fazioni già da alcuni giorni - a dire del comandate della Polizia locale, Giancarlo Bonizzardi - si stavano infastidendo. I motivi assolutamente futili, almeno secondo i primi accertamenti: qualche spintone, qualche insulto, ma nulla che facesse presagire l'epilogo di pochi giorni fa, alle 21.

Sino al precipitare della situazione, che ha visto i quindici appartenenti ad un uno dei due gruppi andare sotto la palazzina abitata dagli antagonisti, armati di spranghe ed altri corpi contundenti, con l'intenzione di provocarli, urlando parolacce e incitandoli a scendere in strada. Cosa che non si è fatta attendere. Infatti, la seconda fazione chiamati a raccolta tutti i suoi appartenenti (circa altri quindici elementi) è scesa in strada, scatenando il putiferio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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