Rezzato, al centro prelievi col coltello da cucina

Tutto è accaduto in una decina di minuti. Tanti ne sono serviti l’altra mattina per mettere a segno una rapina ai danni del Punto Prelievi Stem di via Milano, a Rezzato. Bottino poco meno di 500 euro.
Erano circa le 10.30 quando all’interno del centro prelievi - deserto in quel momento, dopo il flusso di pazienti che normalmente lo affolla dalle 7 alle 9 - ha fatto irruzione un uomo di circa 60 anni, occhiali scuri e cappello in testa, brandendo un coltello da cucina lungo circa trenta centimetri.l'aktr
L’uomo, con ogni probabilità italiano, ha quindi minacciato le tre operatrici presenti con l’obiettivo di farsi consegnare l’incasso della mattinata.
Terrorizzate, le tre giovani donne hanno consegnato al malvivente il danaro custodito nella cassa. Arraffato il bottino, il rapinatore è quindi fuggito, imboccando il vicino parcheggio. Bisogna precisare che il Punto Stem rezzatese è ubicato sul fondo di un grande cortile condominiale, sul quale si affacciano oltre agli uffici, un supermercato, un bar ed altre attività commerciali molto frequentate a quell’ora. Ma nessuno si sarebbe accorto di nulla né avrebbe visto quell’uomo allontanarsi.
Ancora sotto choc per lo spavento, le operatrici hanno allertato immediatamente i Carabinieri di Rezzato, che sono intervenuti sul posto con la Polizia Locale. Da quel momento con la denuncia ed una serie di accertamenti è scattata la caccia all’uomo, che ha avuto il suo epilogo dopo poche ore, con l’individuazione e il fermo da parte dei Carabinieri del presunto rapinatore, anche se del bottino non s’è trovata traccia.
Solo allora le operatrici hanno scoperto che il presunto malvivente fermato era lo stesso uomo che poco prima era entrato al punto prelievi accompagnando una ragazza con la scusa di effettuare delle analisi e declinando, evidentemente, false generalità.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato