Raggi ultravioletti per l’impianto di potabilizzazione

Detto, fatto: Acque Bresciane ha implementato l’impianto di potabilizzazione di via Zublino con l’attivazione del modulo permanente a raggi ultravioletti. Un’opera annunciata qualche settimana fa, il 23 luglio, al secondo dei tavoli tecnici chiesti e ottenuti in prefettura dal sindaco di San Felice Paolo Rosa: entro agosto l’impianto avrebbe dovuto essere implementato, si era detto a quell’incontro presieduto dal prefetto, Annunziato Vardè, cui parteciparono oltre al primo cittadino, anche gli enti competenti del ciclo idrico (Aato, Acque Bresciane e Ats).

E il 3 agosto il gestore, Acque Bresciane, ha ultimato l’operazione, attivando il nuovo modulo a raggi ultravioletti che aveva installato nella notte tra l’1 e il 2 agosto. Allo stesso incontro era stata annunciata anche un’ulteriore implementazione, con un modulo a tecnologia a ozono: per questo, bisognerà attendere la fine del 2018, o al massimo l’inizio del 2019.

Intanto, però, i controlli sulla rete idrica proseguono: come prescritto da Ats, infatti, ogni giorno i punti rete vengono monitorati e le analisi non hanno più riscontrato alcuna presenza di genomi virali. Genomi che invece vennero individuati il 18 giugno: il Norovirus (colpevole con altri contaminanti dell’epidemia di gastroenterite del 2009) era stato rintracciato quel giorno grazie ai campionamenti effettuati dall’Istituto zooprofilattico. Trasmessi i dati, dietro indicazione di Ats il sindaco aveva disposto con apposita ordinanza la chiusura dei rubinetti in tutto il territorio comunale. Era il 28 giugno: i feliciani non hanno potuto utilizzare l’acqua del pubblico acquedotto fino al 12 luglio, quando l’ordinanza è stata revocata a seguito del buon esito dei nuovi monitoraggi e la situazione è finalmente tornata alla normalità. Per il sindaco Rosa, dunque, «un primo passo adesso è stato fatto. Ora aspettiamo il prossimo, nell’ottica che vi sia la certezza che quanto accaduto lo scorso luglio non abbia mai più a ripetersi».