Garda

Raduno di destra a Villa Brunati, è polemica sull'autorizzazione

Il sesto memoriale Simone Riva, militante di Forza Nuova, sarà il 28 agosto a Desenzano. La Prefettura: «Faremo controlli»
L'anfiteatro di Villa Brunati a Desenzano del Garda - Foto Facebook
L'anfiteatro di Villa Brunati a Desenzano del Garda - Foto Facebook
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L’anfiteatro di Villa Brunati a Desenzano del Garda ospiterà, sabato 28 agosto, il 6° memoriale Simone Riva, militante di Forza Nuova e fondatore dell’associazione Brescia ai bresciani, e già fioccano le polemiche.

Maurizio Maffi del Partito Democratico parla di «ennesimo raduno neofascista travestito da evento culturale-culinario-musicale» e rileva come l’evento autorizzato dalla giunta sia «privato, riservato a 199 persone, nonostante il materiale che lo pubblicizza online lo dipinga sotto tutt’altra veste. Il programma prevede la presentazione di un libro di Guido Taietti, scrittore e giornalista de Il primato nazionale, il quotidiano di Casapound, condannato nel 2019 a 7 anni e due mesi per lesioni gravissime. Previsto il concerto di Lele Hobbit che - per Maffi - cerca di rimettere in circolo simboli dell’immaginario fascista». Anche la deputata dem Marina Berlinghieri, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, si è espressa contro al raduno in una nota.

Fa loro eco l'Anpi di Desenzano: «Nessuna legittimazione né agibilità politica può essere riconosciuta a sigle, movimenti e gruppi che non si riconoscono nei valori propri della Costituzione» e ha chiesto al sindaco di revocare l’autorizzazione. Malinverno però non ravvisa nulla di illecito: «Lo stesso spazio era stato concesso a suo tempo al Collettivo Gardesano Autonomo, che di certo non è realtà di destra. Se per la Polizia non ci sono problemi, non vedo motivi per bloccarlo».

Intanto, la Prefettura di Brescia ha comunicato che martedì 24 agosto si terrà una specifica riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, in cui verranno decise eventuali prescrizioni, tra cui il controllo della corrispondenza dei nominativi all'ingresso. Inoltre, «individueremo e denunceremo ogni eventuale gesto o comportamento evocativo del disciolto partito fascista».

 

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