Predoni razziano la villetta del delitto di Gavardo

Non hanno avuto rispetto della legge e neppure di un luogo che ha visto consumarsi uan tragedia terribile. Non si sono fatti scrupoli a entrare in quella casa in cui un figlio, Marco Antonelli, uccise i genitori Pietro e Alba Chiodi, al culmine di un violento litigio. Dopo il proscioglimento del giovane e il suo ricovero all’ospedale psichiatrico per dieci anni, il giudice ha autorizzato il dissequestro della villetta di via Bertolotti a Gavardo.
Ieri mattina i legali del ragazzo sono stati nell’abitazione rimasta chiusa da quasi due anni. Grande è stata la loro amarezza nello scoprire che in casa - pur non violando i sigilli della porta - qualcuno era riuscito ad entrare e a far razzia di quanto di appetibile ci fosse per un ladro. Nonostante il sangue sul pavimento. Nonostante i segni di quanto accaduto quella terribile notte tra il 30 e il 31 maggio del 2012. Sarebbero entrati da una finestra laterale. È stato infatti trovato anche un abbaino rotto. E da casa mancherebbero un computer, il televisore, e forse pure dei quadri dipinti dalla signora Chiodi.
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