Garda

Pacco bomba a Pasini, scorta per il presidente degli industriali

La decisione presa dalla Prefettura dopo l'intimidazione. In queste ore diversi i messaggi di solidarietà nei confronti del bresciano
PACCO BOMBA A PASINI
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Un pacco bomba anonimo è arrivato ieri nella sede della Feralpi Group indirizzato al presidente dell'azienda siderurgica di Lonato del Garda, e leader degli industriali bresciani, Giuseppe Pasini.

All'interno un detonatore e della polvere da sparo. Un congegno rudimentale, che probabilmente non sarebbe potuto scoppiare, stando alle prime indagini. La Prefettura ha messo sotto scorta Pasini. A giugno la protezione era invece stata disposta nei confronti di Marco Bonometti presidente di Confindustria Lombardia. Il presidente Pasini, precisano, «in questi mesi ha sempre lavorato in prima linea per mantenere un ottimo rapporto con tutte le categorie del lavoro di Brescia, tanto che ha siglato un accordo con i sindacati ancora prima che terminasse il lockdown, attraverso la Prefettura».

«Molto grave quanto accaduto al presidente di Confindustria Brescia, Giuseppe Pasini, a cui ieri hanno indirizzato un pacco bomba anonimo. Un vile atto intimidatorio su cui la magistratura sono certa saprà far luce al più presto. Piena vicinanza e solidarietà al presidente Pasini». Lo afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, su twitter

«Solidarietà e vicinanza al presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini a cui è stato indirizzato un pacco bomba. Simili atti intimidatori sono totalmente inaccettabili e non vanno sottovalutati. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto». Lo scrive il ministro dell'economia Roberto Gualtieri su Twitter.

«La mia solidarietà a Giuseppe Pasini, presidente Confindustria Brescia, destinatario di un pacco bomba intercettato dagli agenti della Digos. Intimidazioni che, ne sono certa, non fermeranno il suo impegno al fianco degli industriali bresciani soprattutto in una fase come questa». Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

Anche il senatore bresciano della Lega, Stefano Borghesi spende parole per sostenere Pasini. 
«La violenza e le intimidazioni sono e saranno sempre gesti da vigliacchi che tutti abbiamo il dovere di condannare con forza. Piena solidarietà al Presidente di Confindustria Brescia». 

«La mia solidarietà e vicinanza al presidente dell'Associazione Industriale Bresciana, Giuseppe Pasini, per il vile atto intimidatorio subito, che va condannato e perseguito con fermezza». Lo scrive su twitter il capo politico M5S Vito Crimi.

«Un fatto grave ed inquietante il pacco bomba recapitato ieri sera al presidente di Confindustria di Brescia Giuseppe Pasini cui va la solidarietà della Cisl. Sono episodi da non sottovalutare in una fase difficile per il paese e per il mondo del lavoro dove occorre coesione, unità e senso di responsabilità comune». Lo scrive su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

«La consegna di un pacco bomba al Presidente di Confindustria di Brescia, Pasini, è un fatto di una gravità inaudita e inaccettabile. Tutta la Uil esprime una ferma condanna di questi episodi che il Sindacato ha sempre combattuto e di cui è stato esso stesso vittima. Confidiamo nell'opera delle forze dell'ordine e della magistratura affinchè siano scoperti gli autori di questo gesto inquietante. Invitiamo tutti alla massima vigilanza ed esprimiamo la nostra piena solidarietà al Presidente Pasini e alla Confindustria tutta». Lo afferma in una nota Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil.

«Esprimiamo la più ferma condanna del grave episodio avvenuto ieri sera con la consegna al Presidente di Confindustria di Brescia di un pacco bomba». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. «Il Paese e il mondo del lavoro - aggiunge il leader della Cgil - stanno già vivendo una delle fasi più difficili della loro storia ed episodi come questo gettano una luce inquietante. Il sindacato anche negli anni più bui della nostra Repubblica - conclude Landini - è sempre stato un presidio di democrazia e di contrasto a fenomeni come quello avvenuto a Brescia che nulla hanno a che vedere con il confronto e la lotta democratica dei lavoratori e delle lavoratrici».

«Massima solidarietà a Giuseppe Pasini. Un episodio agghiacciante su cui mi auguro che gli inquirenti facciano immediatamente piena luce. L'UGL condanna senza se e senza ma ogni vile tentativo di intimidazione volto a minare il clima di dialogo e di sano confronto democratico». Lo dichiara Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL. 

«Giuseppe Pasini è solo l'ultima vittima di un clima d'odio sociale preoccupante, che non promette nulla di buono. Con l'emergenza Covid e la crisi sanitaria ed economica, sono sempre di più i politici e gli imprenditori sotto scorta in Lombardia a seguito di minacce gravissime». Lo dichiara Viviana Beccalossi, bresciana e presidente del Gruppo Misto in Consiglio Regionale, commentando il gesto intimidatorio. 

«Le imprese sono il motore del Paese, da loro dipendono la ripresa dell'economia e l'offerta di nuovi posti di lavoro. Vanno aiutate con misure concrete e con un clima di fiducia, respingendo ogni forma di pregiudizio e intimidazione. Solidarietà a Giuseppe Pasini». Lo scrive su Twitter Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. 

«Esprimiamo una ferma condanna contro le ignobili minacce ricevute e la piena solidarietà a Giuseppe Pasini. Auspichiamo che i responsabili di questo vile gesto siano individuati quanto prima». Così Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti commenta, in una nota, il grave episodio del pacco bomba. «Serve la massima coesione delle istituzioni in un momento così delicato - conclude la De Luise - bisogna lavorare insieme, uniti, per assicurare un clima costruttivo e di fiducia per la ripartenza del Paese, allontanando con tutte le forze lo spettro delle intimidazioni e dell'odio che indebolisce e avvelena il tessuto economico e sociale».

Il presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia e tutti i suoi associati esprimono solidarietà e vicinanza al presidente degli industriali di Brescia, vittima di una nuova «pesantissima intimidazione, dopo quelle già indirizzate nei mesi scorsi al nostro mondo imprenditoriale». «Sono segnali di estrema gravità, che richiedono subito uno sforzo chiaro - è scritto in una nota - e generalizzato per arginarli e depotenziarli. Gli imprenditori sono una delle forze chiave per lo sviluppo del nostro Paese e non possono essere lasciati soli. In questo difficile momento storico, è necessario isolare prontamente i violenti esprimendo la propria dissociazione e recuperare e mantenere al massimo livello il sentimento di coesione e collaborazione fra tutti, al di là delle diverse visioni, per far ripartire il Paese».

«Voglio esprimere a nome di +Europa solidarietà e vicinanza al presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini a cui è stato recapitato un pacco bomba per fortuna rimasto inesploso. Si tratta di un attacco non solo alla sua persona ma al ruolo dell'impresa come fattore di crescita e di coesione sociale. Un attacco quindi a tutti noi, particolarmente allarmante in questo periodo di crisi, al quale dobbiamo reagire a tutti i livelli con fermezza e determinazione». Lo dichiara il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.

«Piena solidarietà a Pasini» esprime anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli secondo cui quello subìto dal presidente di Confindustria Brescia è «un atto vile da non sottovalutare in una fase estremamente complessa e delicata per la nostra economia». «La risposta più efficace - sottolinea Sangalli - è quella che deve arrivare dalla società civile, dalle istituzioni, dalla politica e dalle rappresentanze economiche, volta a rafforzare la coesione sociale. È l'unico antidoto per affrontare uno dei momenti più difficili della storia del nostro Paese».

«Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale esprime solidarietà e vicinanza al presidente di Confindustria Brescia Giuseppe Pasini per il vile atto intimidatorio. Si tratta di azioni gravissime, preoccupanti, soprattutto in questa difficile congiuntura economica e sociale dovuta all'emergenza Covid. Ci auguriamo che gli inquirenti facciano chiarezza in tempi brevi sull'accaduto». Così in una nota Fabio Pizzul, capogruppo Pd in Consiglio regionale lombardo e Gianni Girelli, consigliere regionale del Pd. «Nella ferma condanna, vogliamo però ribadire che è solo nel dialogo, anche serrato, che posizioni diverse possono contrastarsi - proseguono -. Per questo ci appelliamo a tutte le forze politiche affinchè anche sui social il confronto rimanga in un terreno di civiltà e rispetto. Perchè è del tutto evidente che in vista delle prossime settimane, che potrebbero essere molto difficili, serve la massima responsabilità da parte di tutti», concludono.

«Piena solidarietà e vicinanza a Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi. Quanto è accaduto è molto grave, un atto intimidatorio che va immediatamente condannato. Nessuno di noi può sottostare al ricatto della paura». Così in una nota Dino Alberti, Consigliere regionale M5S Lombardia. «Troppi imprenditori, politici, giornalisti e opinionisti vivono sotto scorta limitando la loro vita e quelli dei loro cari, solo perchè svolgono il loro ruolo per il bene della società civile - prosegue -. In questo anche la politica ha una fetta importante di responsabilità sociale, anzi, educativa. Oggi diventa urgente
abbassare i toni della querelle soprattutto in politica
perchè
oggi tocca a Giuseppe Pasini domani a chiunque di noi», conclude.

«Sincera solidarietà e vicinanza a Pasini per il grave gesto intimidatorio di martedì. Apindustria ha avuto modo di collaborare attivamente più volte con Giuseppe Pasini e con l'Associazione che rappresenta, apprezzandone sincerità e trasparenza. Il Paese da tempo sta vivendo una fase molto difficile e l'impegno deve andare nella direzione del dialogo e delle soluzioni condivise. Anche per questo atti intimidatori come quello di martedì non possono che destare preoccupazione». Così in una nota il presidente di Apindustria Brescia Pierluigi Cordua e il neoeletto Consiglio Direttivo dell'Associazione».

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