Garda

Omicidio Ombre: confermati i 21 anni a Stefano Rizzi

Nell'ottobre del 2008 il giovane, unico maggiorenne, uccise con degli amici il nordafricano Chamarani
A Desenzano, il luogo dove avvenne l'omicidio - Foto © www.giornaledibrescia.it
A Desenzano, il luogo dove avvenne l'omicidio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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No alla revisione, no all’assoluzione. Si è concluso con questo verdetto il processo che si è celebrato ieri in Corte d’appello a Venezia a carico di Stefano Rizzi per l’omicidio di Ombre, il nodafricano trovato cadavere nelle acque del porto di Desenzano nell’ottobre di nove anni fa.

Per effetto della sentenza pronunciata dopo un’ora abbondante di camera di consiglio dai giudici della Laguna, il 29enne di Calcinato dovrà finire di scontare in cella i 21 anni di reclusione ai quali era stato condannato a titolo definitivo al termine dei due processi d’appello celebrati uno a Brescia e, dopo l’annullamento con rinvio deciso dalla Corte di Cassazione, a Milano.

Lo spiraglio per lui, unico maggiorenne del gruppo che in preda i fumi dell’alcol si accanì contro il nordafricano Mohammed Charamani, si era aperto grazie all’iniziativa del suo legale, l’avvocato Benedetto Maria Bonomo. Il difensore era riuscito ad insinuare nella Corte d’appello il dubbio che la seminfermità mentale del giovane, emersa nel corso del processo per evasione dagli arresti domiciliari dove era in custodia cautelare per l’omicidio, potesse essere totale e risalente nel tempo, proprio agli istanti in cui maturò e si consumò il blitz letale contro il magrebino.

 

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