Omicidio Bedizzole: indagini su auto e cellulare

Un proiettile gli ha perforato il polmone. L’altro lo ha colpito alla regione parietale del cranio. L’autopsia sul cadavere di Tiziano Stabile non ha riservato sorprese. Dal passato di Stabile sono emersi contatti con noti malviventi del Bresciano. Con chi - ad esempio - è stato incarcerato di recente perchè ritenuto responsabile di un colpo al negozio di oro all’interno del Mercatore Uno, poche settimane fa.
Si indaga anche sull'Alfa 166 che la stessa notte del delitto è finita in un canale a Rezzato, senza targhe e con delle tracce di sangue al suo interno. E soprattutto sulla quale non è stato trovato nessuno. Per avere certezze sul coinvolgimento o meno di questa Alfa 166 nelle trame dell’omicidio di Stabile si dovranno attendere i risultati comparativi del Dna, che la Procura potrà affidare ai Ris di Parma.
Oltre alle indagini di tipo tecnico su bossoli, proiettili, sul giubbino di Stabile - che è risultato strappato ad una manica, come se qualcuno lo avesse tirato fuori con la forza dall’abitacolo della sua auto -, i carabinieri del Nucleo investigativo coordinati dal capitano Pietro D’Imperio stanno concentrando l’attenzione anche a quanto sulla Golf è stato rinvenuto, come fogli con appunti, biglietti da visita e altre note scritte da Stabile. Al vaglio le chiamate ricevute e fatte dal 54enne mantovano con il suo smartphone, anche se al momento pare da escludersi che l’uomo possa aver ricevuto una telefonata dai suoi killer poco prima dell’esecuzione, alle 8 di sera in un piazzale poco frequentato della provincia bresciana, scelto forse proprio per la sua posizione.
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