Garda

Morto sul lavoro, oggi il ritorno a casa della salma di Gianfranco Amicabile

Consigliere comunale a Bedizzole, 48 anni, è stato investito dalle fiamme mentre era su un tetto. È deceduto venerdì scorso
Gianfranco Amicabile, 48 anni, è morto per un infortunio sul lavoro - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gianfranco Amicabile, 48 anni, è morto per un infortunio sul lavoro - Foto © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi lo immagina a passo di corsa, di nuovo insieme all’amico Alex Bertocchi con le piume al vento sul cappello, e chi non ricorda di «averlo mai visto senza un sorriso a trentadue denti stampato in viso». Oggi Gianfranco Amicabile tornerà finalmente al suo paese, Bedizzole, dove la sua famiglia e i suoi amici aspettano di poterlo salutare per l’ultima volta.

Sono stati giorni carichi di ricordi e di dolore per chi lo conosceva. Da nord a sud d’Italia, fratelli Bersaglieri lo hanno omaggiato dedicandogli canti e note, preghiere.

Amicabile aveva 48 anni. È morto poco dopo mezzogiorno di venerdì 1 settembre, per le conseguenze di un terribile infortunio sul lavoro che aveva avuto il pomeriggio del giorno precedente. Si trovava sul tetto del capannone della Carpenteria Scaroni, a Campagnola: lui, titolare di una piccola impresa edile, lo stava sistemando dai danni che il temporale della fine di luglio aveva provocato. È partita una fiammata da cui non ha potuto sottrarsi.

Le sue condizioni sono parse subito molto gravi e in elicottero è stato trasferito all’ospedale Borgo Trento di Verona. Il calvario dei suoi familiari e dei suoi amici è cominciato in quel momento, ma non è durato nemmeno ventiquattro ore. L’indomani, attorno alle 13, Gian ha smesso di lottare e Bedizzole si è fermato.

La Festa delle Associazioni che avrebbe dovuto cominciare quel pomeriggio è stata annullata: in qualità di presidente dei Bersaglieri del paese, era tra i primi organizzatori e sostenitori della manifestazione al suo esordio. Annullata, «ma il pensiero di ogni volontario è rivolto a Gianfranco - ha scritto l’Amministrazione comunale in una nota - che con i suoi Bersaglieri sarebbe stato in prima fila». Ben voluto, «fiero e puro», davvero stimato da tutti coloro i quali avessero avuto modo di conoscerlo sia sul lavoro, professionista apprezzato, sia nella sua esperienza politica: dal 2019 sedeva in Consiglio comunale. Sia, ed era la sua anima, tra gli adorati fratelli Bersaglieri che in suo ricordo sono pronti a portare avanti il suo amore per la fanfara. Sono pronti anche ad accoglierlo per il suo ritorno in paese, previsto per la giornata di oggi. Saranno in tanti, come tanti sono stati in questi giorni di attesa, a stringersi alla moglie Elisa e al figlio Marco.

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