Garda

Maltempo, per tutelare Verona sono state riversate le acque dell'Adige nel lago di Garda

La decisione di aprire la galleria scolmatrice è stata contestata dalla Comunità del Garda: «È contro le norme concordate»
La galleria scolmatrice Nago-Torbole per le acque del fiume Adige
La galleria scolmatrice Nago-Torbole per le acque del fiume Adige
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Il Garda salva Verona. E scoppia, puntuale, la polemica. Nel pomeriggio di ieri la Provincia di Trento, d’accordo con la Regione Veneto, ha deciso di aprire la galleria scolmatrice Nago-Torbole per far riversare nel lago di Garda le acque dell’Adige in piena. La decisione è stata assunta, come già accaduto in passato, per salvaguardare la città di Verona, minacciata dalla portata fortemente aumentata del fiume a causa delle piogge incessanti degli ultimi giorni. Nel timore che la piena dell’Adige provocasse danni ulteriori rispetto a quelli che già si erano prodotti, è stato dunque attivato il tunnel costruito a cavallo della Seconda guerra mondiale e lungo circa 10 chilometri.

L’apertura della galleria è servita ad alleggerire la pressione su Verona, ma come prevedibile ha suscitato reazioni polemiche. In particolare la Comunità del Garda ha richiesto «l’immediata chiusura dello scolmatore per palese violazione delle norme regolamentari sancite dalla convenzione operativa». In una nota diffusa nella serata di ieri l’ente che rappresenta i Comuni e le realtà territoriali della regione gardesana annuncia che «si riserva di denunciare in ogni sede, anche penale, tale inaudita decisione. Il livello del fiume Adige - si sottolinea - è in calo. La più importante riserva idrica per uso umano italiana ed europea rischia di essere compromessa da decisioni superficiali e in contrasto con norme concordate».

Da sempre sul Garda si sottolinea il rischio ambientale di questa operazione, in quanto le acque del fiume hanno caratteristiche diverse dal quelle del lago, in particolare per le temperature più basse che potrebbero incidere negativamente sul delicato equilibrio ecologico del bacino; inoltre l’Adige è più inquinato, anche per la presenza di metalli pesanti.

Nel frattempo le piogge hanno gonfiato il Garda, monitorato con la massima attenzione. In sole 24 ore il livello del lago è aumentato di 10 centimetri (una quantità d’acqua enorme visto che un centimetro di lago corrisponde a 3,7 milioni di metri cubi), passando dai 102 di lunedì ai 112 centimetri sopra lo zero idrometrico registrati nel pomeriggio di ieri. Per gestire il livello alle 10 di lunedì il deflusso in uscita è stato aumentato da 20 a 50 metri cubi al secondo. 

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