Garda

Lonato: nuovo appello per «blindare» la piana di Maguzzano

Tutelare la vallata che dall'antica abbazia di Maguzzano arriva fino alle rive del lago di Garda attraverso l'approvazione del Vincolo storico ambientale. Solo così si potrà mantenere intatta una delle zone ambientali e paesaggistiche più pregevoli della zona, miracolosamente scampata alla cementificazione.
Lonato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tutelare la vallata che dall'antica abbazia di Maguzzano arriva fino alle rive del lago di Garda attraverso l'approvazione del Vincolo storico ambientale. Solo così si potrà mantenere intatta una delle zone ambientali e paesaggistiche più pregevoli della zona, miracolosamente scampata alla cementificazione.

L'area da vincolare è di 300 ettari ed i confini sono quelli dell'antico «comune monastico» dell'abbazia di Maguzzano. La pratica, predisposta da tempo con la collaborazione di molti e vista alcuni anni fa favorevolmente al Ministero, non ha compiuto passi avanti significativi. Da qui il grido d'allarme lanciato dagli ambientalisti gardesani, preoccupati dalle «possibilità edificatorie consentite dal nuovo Pgt, a cominciare dai 3.200 metri cubi autorizzati entro i confini del "comune monastico"».

È una «battaglia contro il cemento, lo stravolgimento di un bene prezioso, di una ricchezza che è patrimonio di tutta la collettività» quella che da anni combattono gli ambientalisti del Garda. Nel basso lago il simbolo di questa «guerra» è la piana di Maguzzano, che da Lonato e dalla zona del Mancino digrada fino al lago. Purtroppo quella che sembrava una strategia positiva, si sta rivelando l'ennesima delusione. Sentimento espresso nel corso di una conferenza stampa dagli esponenti del Comitato del Parco delle colline moreniche Gabriele Lovisetto, Guido Franz e Costanza Lunardi, da Giuliano Donà di «Viviamo Puegnago», da Giuliana Garioni dell'associazione «Amici di Gardone R.» e dallo scrittore e giornalista Vittorio Messori.

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