Garda

Lonato, la vittima dell'incidente in tangenziale è un 56enne di Pozzolengo

La vittima è Sergio Mason. Gravissima la sua compagna, che viaggiava con lui: ora è ricoverata al Civile
  • Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
    Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
  • Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
    Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
  • Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
    Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
  • Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
    Tragedia sulla strada a Lonato, addio a Sergio Mason
AA

Un giro in moto che finisce nel peggiore dei modi: Sergio Mason, 56enne originario di Pozzolengo e conosciutissimo in tutto il circondario, è morto nonostante in ogni maniera si sia cercato di salvargli la vita; la sua compagna, la 48enne Camilla, è stata trasportata al Civile in elicottero, in condizioni gravissime.

L’incidente si è verificato a Lonato lungo la Statale 567, la tangenziale che da Desenzano conduce verso la provincia di Mantova. Erano da poco passate le 16.30 e con ogni probabilità Mason, con la compagna, stava tornando verso casa: ormai da qualche anno abitava a Monzambano, nel Mantovano.

Viaggiava proprio in quella direzione e si era appena lasciato alle spalle lo svincolo per Castiglione quando la sua moto è stata centrata in pieno da un’automobile che procedeva nella stessa direzione, una Golf a bordo della quale viaggiavano un uomo di 36 e una donna di 30 anni, residenti in zona.

La dinamica di quanto accaduto lungo la tangenziale è al vaglio della Polizia stradale, intervenuta ieri in forze con i Vigili del fuoco: non è chiaro se l’impatto tra automobile e motocicletta si sia verificato a seguito di una manovra di inversione di marcia dell’auto, di una «sbandata» oppure di un tentativo di sorpasso. Fatto sta che lo schianto è stato terribile: la Ducati multistrada di Mason è volata a una quarantina di metri di distanza, lui e la sua compagna hanno riportato ferite gravissime in particolare agli arti inferiori. Camilla è riuscita a salvarsi, nonostante le numerose fratture e il rischio incombente di perdere un piede: l’elicottero l’ha trasferita al Civile in codice rosso. Sergio invece non ce l’ha fatta.

A nulla sono serviti i tentativi messi in atto dal personale medico sanitario: in tangenziale c’erano due ambulanze, una del Soccorso Azzurro di Mantova, l’altra della Croce Rossa di Desenzano, e un’auto medica. Le procedure di rianimazione non hanno dato gli esiti sperati. Sergio Mason è morto nel traffico di una domenica d’estate gardesana. Lui, che il lago lo conosceva e frequentava da sempre.

Da qualche anno abitava a Monzambano, ma era originario di Pozzolengo e in paese aveva lavorato come messo comunale per alcuni anni, poi come agente della Polizia locale. Una professione che aveva continuato a svolgere anche a Lonato, dove si era trasferito una decina di anni fa e dove nel 2012 era diventato ufficiale. Con Camilla, anche lei dipendente del Comune di Lonato all’epoca come impiegata amministrativa, nel gennaio del 2020 avevano deciso di cambiare vita: i due avevano aperto un bar a Carpenedolo, il Dai Tagi, che però non aveva resistito agli effetti della pandemia.

Presto la coppia aveva venduto l’attività. Lei aveva ripreso a lavorare nei Comuni, a Roncadelle attualmente, lui per un periodo era rimasto senza lavoro, ma ora aveva trovato un’occupazione da Astori, a Montichiari. Sergio Mason lascia un figlio di 23 anni, Federico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia