Garda

«L'ho visto salire con il coltello in mano»

Omicidio di Calcinato, la testimonianza dei vicini di casa dell'assassino chiarisce la dinamica del delitto
Omicidio a Calcinato, un arresto
Omicidio a Calcinato, un arresto
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«Mentre l’assassino tornava indietro con il coltello in mano, l’ho visto salire nella sua abitazione. A quel punto sono stati chiamati i Carabinieri» racconta chi ha assistito alle fasi concitate del delitto. «Gli ho detto cosa c’è? Poi ho visto il coltello in mano. A quel punto gli ho detto di stare calmo e sono corso in casa» aggiunge chi ha incrociato sui suoi passi quelli dell’omicida.

Sono le testimonianze dei vicini di casa a confermare quello che le indagini dei carabinieri hanno messo in evidenza fin dai primi minuti dopo l’omicidio di via San Germano a Calcinato: Gennaro Esposito, 37enne che abita in piazza Repubblica, è stato ucciso a coltellate al termine di un diverbio con il senegalese 34enne Dione Cheikh, avvenuto proprio in casa di quest’ultimo e poi proseguito nel vicolo che conduce al caseggiato di alloggi del Comune. Entrambe le persone coinvolte erano già note ai Carabinieri per questioni di droga. Dopo la lite e il ferimento mortale, il 34enne è rientrato in casa ed è lì che ha incontrato i vicini usciti dagli appartamenti dopo aver sentito il trambusto.

«Il nostro vicino stava tornando dentro in macchina e si è fermato. Praticamente ha visto il signore che abita qui accanto assassinare la persona trovata nel vicolo» è il crudo racconto di chi abita accanto al 34enne poi arrestato dai carabinieri.

La discussione tra i due era iniziata con tutta probabilità diverse ore prima: Gennaro Esposito e l'uomo che l'ha ammazzato si conoscevano e si erano incontrati anche domenica pomeriggio. Gli stessi vicini raccontano di averli visti chiacchiere proprio sulla panchina sotto casa di Esposito.

Per chi vive in via San Germano, d’altro canto, il coinvolgimento di Dione Cheikh in un fatto di sangue non sorprende. Era noto per essere un soggetto litigioso e aveva screzi anche con altri residenti della zona.

Sullo sfondo resta il centro storico di un paese dell’entroterra gardesano dove lo spaccio è a detta di tutti un problema quotidiano.

Piazza Repubblica è una delle zone più belle, nel cuore del paese, ma chi ci abita racconta che da qualche tempo la situazione è peggiorata, rendendola ritrovo di spaccio, con episodi di prostituzione e la chiusura disposta dalle forze dell’ordine di alcuni locali pubblici.

 

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