Garda

Le più belle auto in stile retrò in giro per il lago

Fino a domani il paese sarà punto di partenza e arrivo per l’Adac Gardasee Klassik
Auto storiche © www.giornaledibrescia.it
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Atmosfera elegante, spirito retrò: il grande stile della passione motoristica unita al viaggio in questi giorni è tutto a Desenzano.

Proprio la capitale del Garda è infatti la base della quarta edizione dell’Adac Gardasee Klassik: fino a giovedì sessanta tra le auto d’epoca più belle del mondo e rispettivi piloti e co-piloti avranno in paese il punto di partenza e di arrivo per le loro incursioni sul territorio. Quattro giorni molto intensi, organizzati dall’Automobil Club tedesco Adac (che vanta oltre 19 milioni di soci) con la preziosa collaborazione di Garda Lombardia e del Consorzio Garda Unico, oltre al supporto dell’Amministrazione comunale: «Una manifestazione che sosteniamo volentieri - ha detto ieri alla presentazione della corsa Pietro Avanzi, assessore allo Sviluppo economico - perché ci consente di far conoscere Desenzano ben oltre i tradizionali bacini turistici».

Le auto partiranno ogni giorno alla scoperta di una nuova porzione di lago, lungo i percorsi che i rappresentanti di Adac hanno costruito grazie ai sopralluoghi dei mesi scorsi: l’obiettivo è offrire ai partecipanti uno sguardo diverso della zona gardesana, che tanto piace ai tedeschi «per il paesaggio - ha sottolineato il presidente di Adac Peter Meyer -, per i vini, le delizie e i sapori: il lago è simbolo del Mediterraneo».

Ma dove si potrà ammirare il museo viaggiante? Oggi lasceranno la provincia per esplorare Mantova, città e dintorni, con tappa anche a Borghetto di Valeggio sul Mincio.

L’ultima giornata, giovedì, della Gardasee Klassik, infine, porterà i partecipanti sulla sponda veneta del Benaco, su fino a Torbole e ritorno. Mobilitando circa 200 persone tra equipaggi e staff organizzativo, la corsa «ha formidabili ricadute positive per il territorio - ha spiegato il presidente del Consorzio Garda Unico Franco Cerini -, sia per l’ampia visibilità che dà a Desenzano e al Benaco a livello internazionale, sia per l’indotto che è in grado di generare».

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