Garda

La ciclovia del Garda abbandona la 45bis ed evita il lungolago di Gardone

Regione Lombardia ridisegna il tracciato: saranno evitati il traffico e pure la zona pedonale
Un tratto della ciclovia del Garda a Gardone Riviera - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un tratto della ciclovia del Garda a Gardone Riviera - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Regione Lombardia ridisegna il tracciato gardonese della ciclovia del Garda. Il nuovo progetto è arrivato giovedì in Municipio, dove ha trovato soddisfatta l’Amministrazione comunale.

Le novità, rispetto alla prima bozza, sono rilevanti: non ci sarà alcun passaggio sulla trafficata 45bis, sarà valorizzata la zona interna del territorio e non saranno realizzate passerelle a lago davanti agli hotel (anche se, per quanto riguarda il tratto in fregio agli alberghi, non è stata pensata un’alternativa: semplicemente Regione Lombardia ha stralciato, per ora, quella porzione di pista).

Il percorso

Ecco, dunque, il percorso disegnato a Gardone Riviera: all’ingresso del paese venendo da Salò la ciclovia salirà sulla passeggiata sopraelevata a fianco della Statale, di fronte al Savoy Palace; quindi passerà per via Brusada, via Fiume e via Roma fino a Villa Sofia; da qui, transitando per via Dei Colli, giungerà al Portale Rivano del Vittoriale e scenderà la valletta di Fraole per percorrere, infine, la Promenade Paul Heyse fino a Villa delle Rose, a Fasano. Qui il progetto regionale si ferma, almeno per il momento.

È infatti stato stralciato il tratto con le passerelle a lago davanti agli alberghi (non autorizzato dalla Soprintendenza), che avrebbe dovuto connettersi con Maderno. Se non si troverà una soluzione, l’anello ciclabile attorno al lago non verrà chiuso. Ma Gardone, dopo interlocuzioni insistenti con la Regione, ha ottenuto ciò che voleva: «Siamo soddisfatti - dichiara il sindaco Andrea Cipani -, abbiamo evitato che si danneggiassero le attività alberghiere, così come i passaggi sulla "45 bis", a differenza di quanto accadrà in altre località».

Il riferimento è a Salò, dove invece la ciclovia transiterà quasi esclusivamente sulla Statale. Ma anche in questo caso il progetto accoglie le istanze del Comune, visto che Salò ha chiesto di evitare per ragioni di sicurezza i passaggi sul lungolago, in centro storico e a Barbarano, dove il transito dei ciclisti entrerebbe in conflitto con quello della locale clinica, ambulanze comprese.

Il progetto

Il progetto della ciclovia (opera da 165 km e 344,5 milioni di euro) avanza faticosamente. Sulla riviera bresciana è già aggiudicato il percorso Sirmione-Padenghe, è in appalto il tratto Padenghe-Salò e ora si è trovata la quadra per Salò e Gardone.

Restano da risolvere i nodi altogardesani, dove la competenza progettuale è in capo alla Provincia e dove pure non mancano le contestazioni per ragioni legate a costi, sicurezza e paesaggio. 

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