Garda

In arrivo 100 milioni di euro per il depuratore del Garda

All'indomani del caso Escherichia coli a Lugana di Sirmione, e con casi diffusamente ripetuti in tutto il lago, la svolta per le acque del Benaco
Una veduta di Sirmione: nei giorni scorsi la zona di Lugana Marina era stata registrata la presenza di batteri fecali nell'acqua - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Sirmione: nei giorni scorsi la zona di Lugana Marina era stata registrata la presenza di batteri fecali nell'acqua - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Con grande soddisfazione, possiamo finalmente dire che i 100 milioni di euro per la realizzazione delle nuove opere di collettamento e depurazione delle acque del Garda sono realtà. Un impegno annunciato lo scorso ottobre a Salò dall'allora ministro dell'Ambiente Galletti. In un'epoca in cui la politica si fa per slogan e spot, mi verrebbe da dire che dopo anni di lavoro adesso tocchiamo con mano fatti concreti». Così Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera e presidente della Comunità del Garda, commenta il decreto del Ministero dell'Ambiente che impegna la cifra necessaria per bonificare le acque del lago.

«Ora però la palla passa all'ufficio d'ambito di Brescia e ad Acque Bresciane Srl - conclude - dopo aver ascoltato anche le esigenze dei sindaci del territorio, chiediamo che venga decisa quanto prima l'ubicazione del depuratore in area bresciana. Questa battaglia non è ancora vinta, le risorse finalmente ci sono, ma non possiamo più rimandare. Non sprechiamo questa occasione».

 

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