Garda

Il «Profumo di tartufo» invade Salò

Nel fine settimana a Salò c'è «Profumo di tartufo», una mostra mercato per illustrare anche la tartuficoltura.
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La tartuficoltura sarà la nuova frontiera dell’agricoltura di montagna e di alta collina? Non è convinto Virgilio Vezzola, presidente dell’Associazione tartufai bresciani, uno dei massimi esperti del tartufo e ideatore sull’Alto Garda, grazie alla Comunità Montana, dei primi impianti con alberi «micorizzati» (ovvero con le spore del tartufo presenti sull’apparato radicale) realizzati in Italia.

Diffondere le opportunità economiche che si possono trarre dalla coltivazione del tartufo nero pregiato è uno degli obiettivi della rassegna «Profumo di tartufo», promossa nel week end (18, 19 e 20 gennaio in municipio) a Salò dal Comune e dai tartufai in collaborazione con Slow Food. La mostra mercato offre di fatto ai produttori del territorio la possibilità di contatti fuori dei confini nazionali. Grande protagonista della rassegna sarà il tartufo di Salò.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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