Garda

Il grande anello ciclabile del Garda scalda i pedali

L’opera entra nei piani del Governo, nella legge di stabilità risorse per la ciclovia. Parolini: «L’anello sarà completato entro 5 anni»
  • Come sarà la pista ciclabile del Garda
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L’anello ciclabile del Garda entra nella manovra finanziaria. Lo annuncia l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, che esprime «soddisfazione per il risultato ottenuto dopo mesi di interlocuzioni serrate con il ministro Graziano Delrio».

Iter e risorse. La ciclovia del Garda, opera di oltre 140 chilometri, diventa così una delle priorità del Governo e viene inserita nel piano di sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche, per il quale sono stati stanziati 74 milioni di euro nei prossimi due anni. Non si sa ancora quanti ne arriveranno sul Garda: «Le risorse inserite nel decreto legge - dice Parolini - si affiancheranno a quelle che Regioni, enti locali e territorio sono già in grado di mobilitare e nei prossimi mesi si arriverà alla firma di un protocollo di intesa che consentirà di definire il percorso per il completamento dell’anello».

Il territorio ha già investito e ha ancora a disposizione risorse importanti. Come i 10 milioni di fondi Odi per lo sviluppo dei Comuni di confine che serviranno in parte per prolungare il tratto di Gargnano, che ora finisce in modo infelice sulla Gardesana, fino alla strada che sale a Tignale, e in parte per il tratto da Limone a Campione.

Intanto a Limone si stanno investendo proprio in questi giorni 7,6 milioni di euro, sempre fondi Odi, per realizzare il tratto tra Limone Nord e il confine trentino. Lungo la riviera bresciana si è fatto tanto. Molto più che su quelle veneta e trentina. Ma le cose procedono un po’ ovunque. «Trento - ha dichiarato Parolini - è disposto a stanziare 16 dei 40 milioni necessari per i tratti di sua competenza. Il Veneto ha a disposizione 26 milioni. Economicamente parlando il 20% dell’opera è stata finanziata e realizzata, inoltre abbiamo fondi già disponibili per un ulteriore 40%. L’augurio è che lo Stato riesca a mettere a disposizione l’altro 40%».

Difficile azzardare previsioni sui tempi di realizzazione dell’opera. «L’obiettivo - spiega Parolini -, certamente ottimistico, è quello di veder realizzato l’anello entro 5 anni. D’altra parte l’opera è ormai a tutti gli effetti di rilievo nazionale e lo stanziamento di questi fondi nella manovra del Governo rappresenta un atto importantissimo verso la realizzazione di un’infrastruttura unica a livello europeo. L’anello ciclabile del Garda, integrato e connesso con altri importanti percorsi ciclabili - conclude Parolini - è un progetto dalla portata storica. C’è una strategia comune interregionale, che permetterà a questa area turistica di diventare una delle capitali europee del cicloturismo e del turismo lento e sostenibile, con importanti ricadute per il tessuto economico locale. Il cicloturismo è infatti un settore in costante crescita a livello europeo, in grado di offrire notevoli opportunità di sviluppo e di generare un’importate indotto». Le rilevazioni dell’Enit dicono che il cicloturismo genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti. 

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