Garda

Gemma, la cagnolina ritrovata, ha vissuto per 7 anni a Bezzuglio

Ribattezzata Molly, da circa 7 anni veniva accudita dai residenti del borgo sopra Toscolano, circondata da affetto
La cagnolina Gemma (Molly a Bezzuglio) con la sua proprietaria, Monica Don
La cagnolina Gemma (Molly a Bezzuglio) con la sua proprietaria, Monica Don
AA

Altro che sette anni in Tibet. Piuttosto, sette anni a Bezzuglio, frazione a monte di Toscolano Maderno. Non era andata lontano Gemma, la cagnolina ritrovata a Fasano e resa alla sua proprietaria incredula, la signora Monica Don, lo scorso 31 dicembre, quando la lettura del microchip da parte di un veterinario di Cunettone ha consentito di restituirle un’identità.

Proprio un appello lanciato dalle nostre colonne dalla signora Don ha consentito di scoprire cosa fosse stato della cagnolina dal 2014 - quando sparì misteriosamente dalla casa di Toscolano Maderno in cui viveva - sino ad oggi. All’appello hanno risposto Lorenzo Andreis e Anna Signorelli, residenti di Bezzuglio, dove la cagnolina ha vissuto coccolata e accudita dai residenti: «Siamo una quarantina in inverno e quella cagnolina che non si faceva avvicinare da nessuno, ha però mosso a compassione tutti». Ne è nata una gara per garantirle tutto ciò di cui aveva bisogno: «Un’anziana professoressa di Brescia era la sola persona che riusciva ad accarezzarla, ma da tutti prendeva un po’ di cibo (tanto che noi ne abbiamo ancora in auto...)».

Di tetti sotto cui rifugiarsi ne aveva persino più d’uno: «Aveva una cuccia nel bosco, accanto ad una casetta in origine realizzata per i gatti, dove una ragazza di Gardone Riviera portava un po’ di cibo per i mici e un po’ per lei. Un altro rifugio in paese». Ma nelle notti di freddo la cagnolina - a Bezzuglio ribattezzata Molly - trovava il coraggio di chiedere ospitalità ad un giovane grattando alla sua porta. «Ma al mattino riprendeva la via della strada». Così almeno dal maggio 2015. Una permanenza tra coccole, cibo e acqua che solo occasionalmente interrompeva per puntate verso Fasano o il vicino Riolèt.

«Non riuscendo ad avvicinarla non potevamo verificare il chip. E poi temevamo che ove non ne avesse avuto uno, finisse in canile...» spiegano da Bezzuglio. «Certo ora ci manca» aggiungono. Poco male, perché la signora Monica, felice di apprendere quanto affetto sia stato riservato a Gemma (aka Molly), già assicura: «Andremo di certo insieme a Bezzuglio per vedere dove ha vissuto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia