Garda

Gastroenterite di massa a San Felice: era il 2009

Il Norovirus è il responsabile dei mal di pancia che colpisce, dal 9 giugno di quell'anno, oltre 2mila persone
Avvisi sulle fontanelle di San Felice: era il giugno 2009 - Foto © www.giornaledibrescia.it
Avvisi sulle fontanelle di San Felice: era il giugno 2009 - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

San Felice, giugno 2009. Un'epidemia di gastroenterite scoppia nella cittadina della Valtenesi. All'ospedale finiscono decine di persone: anziani e bambini, uomini e donne. Per qualche giorno villeggianti e residenti di San Felice si mettono in coda alle autobotti per approvvigionarsi di acqua potabile. Il sindaco Paolo Rosa firma il 16 giugno un’ordinanza che vieta l'utilizzo a scopo alimentare dell'acqua erogata dall'acquedotto comunale. (Ordinanza gemella quella che lo stesso sindaco ha firmato proprio stamattina)

Nel frattempo, l'acquedotto viene stabilizzato, anche grazie ad una clorazione tanto potente da indurre l'Asl ad invitare Garda Uno alla moderazione. Le indagini consentono di individuarne l'origine virale: è il Norovirus il responsabile dei mal di pancia che colpisce, dal 9 giugno in poi, oltre 2mila persone, costringendone 26 al ricovero in ospedale.

L’esatta ricostruzione di quei caldi giorni estivi viene fatta quattro anni dopo, quando nel 2013 la seconda sezione penale del Tribunale, presenta a due dei tre imputati il conto di quella gastroenterite di massa. A diffondere l'epidemia fu l'acquedotto a causa di un malfunzionamento dell'impianto di clorazione delle acque pescate a lago e erogate attraverso le condutture comunali. Da succhiarole, ostruite da sabbia e mitili, l'acqua contaminata e non trattata sarebbe finita direttamente ai rubinetti di appartamenti, ristoranti, campeggi e alberghi. Franco Romano Richetti e Mario Giacomelli, rispettivamente direttore generale e responsabile del ciclo idrico integrato di Garda Uno, sono condannati ad un anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa), oltre al versamento di 120mila euro alle parti civili, tra provvisionale immediatamente esecutiva e spese legali.

Assolto invece Mario Bocchio, presidente del consorzio che gestisce l'acquedotto di San Felice e di altri comuni del Garda.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia