Garda

Festa chiassosa in paese? «Voi ci pagate l’hotel»

Nel 2012 la Notte Rosa si protrasse fino all'alba. Quest'anno i residenti hanno proposto di emigrare a spese del Comune.
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Passi la festa, passi pure il divertimento, ma se fate tardi e non ci fate dormire, stavolta andiamo in albergo e il conto lo mandiamo a voi. Doveva suonare più o meno così il contenuto della lettera inviata qualche settimana fa da tre-quattro famiglie di Nuvolera al Comune.

Una sorta di ultimatum «economico», al quale le Amministrazioni non possono... non essere sensibili, specialmente in periodo di crisi, tagli e spending review.

Pienone, divertimento, festa, iniziative, la buona gastronomia delle nostre terre: tutti concetti che non s’associano a temi polemici o a «beghe» amministrative.

Eppure una nota piuttosto curiosa della recente Notte Rosa di Nuvolera, celebrata con successo lo scorso sabato, arriva proprio da quella famosa missiva: una sorta di «minaccia», per così dire, che alla fine è comunque rimasta soltanto sulla carta.

Il vicesindaco Adriana Fregoni, pur rivendicando l’ottima riuscita dell’iniziativa (i complimenti, incassati soprattutto da cittadini e commercianti, non sono mancati), non nasconde il «misfatto».

«In effetti lo scorso anno - spiega proprio il vicesindaco di Nuvolera - si andò un po’ oltre: la festa terminò, come da programma, attorno alle 3 di notte, ma qualche ragazzo rimase per un paio d’ore seduto ai tavolini del bar vicino al parcheggio dell’Ld e, tra qualche schiamazzo e un tasso alcolico forse sopra le righe, la nottata rimase movimentata, in particolare per chi vive lì sopra».

Gli stessi residenti, che abitano in via Milano, zona di recente costruzione e composta quasi totalmente da case a schiera, hanno così pensato di mettere le mani avanti.

«È arrivata questa lettera un po’ di tempo fa - racconta Adriana Fregoni - nella quale alcune famiglie hanno messo per iscritto che, se quest’anno gli schiamazzi fossero perdurati e non fosse stato consentito il giusto riposo, sarebbero state costrette a migrare in albergo, addebitando poi il conto al nostro Comune».

Proprio nel parcheggio Ld si trovava uno dei due palchetti allestiti per la Notte Rosa, sul quale si sono esibiti gruppi musicali locali, attirando un folto pubblico, in particolare di giovani.

Tuttavia, questa volta, la musica è terminata alle 2 di notte, un’ora prima rispetto al programma dell’anno scorso, e soprattutto pare che il caos estemporaneo non si sia protratto fino alle 5 del mattino. «Gran parte della cittadinanza sta dalla nostra parte - racconta il vicesindaco - perché sostiene che per una notte all’anno, e per di più un sabato sera, non succede nulla di grave se si sfora un po’. Tuttavia è giusto rispettare le esigenze di tutti e per questo ci siamo raccomandati di evitare eccessi. Sembra che il messaggio sia passato, in un appuntamento molto sentito dal nostro paese, che dopo l’avvio sperimentale dello scorso anno potrebbe trovare presto una collocazione fissa. Per ora non è giunta alcuna lamentela».

E, aggiungiamo noi, nessun conto di albergo da pagare...

Giovanni Gardani

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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