Desenzano, il lago sputa 20mila pezzi di plastica

Caramelle transgeniche, un nuovo tipo di pasta, un giochino per bambini... Le ipotesi azzardate, anche in modo scherzoso, dagli internauti su Facebook l'estate scorsa si erano moltiplicate in coincidenza con la loro comparsa e l'aumento della presenza sulle spiagge gardesane di questi strani piccoli oggetti in plastica di color bianco o nero. Oggetti misteriosi individuati poi come gli elementi portanti del biofilm con cui funziona il nuovo depuratore in galleria di Tremosine -Limone, che impiega la tecnologia Mbbr (Moving Bed Biofilm Reactor). Sono cioè il supporto di crescita delle flora batterica che ha per compito la demolizione del materiale organico. Le acque così trattate diventano riutilizzabili.
Ebbene ora è ritornato il problema che aveva coinvolto molte spiagge della riviera bresciana del Garda a luglio, tra Campione, Manerba, Moniga, Desrenzano e Peschiera. Stavolta gli strani oggetti sono approdati solo sulle spiagge desenzanesi da dove arriva il nuovo allarme.
A lanciarlo è l'assessore all'ecologia, Maurizio Maffi. «Le prime segnalazioni da parte di alcuni ambientalisti sono pervenute 45 giorni fa. Con l'aiuto di questi volontari è stata effettuata, a più riprese, la pulizia delle spiagge Feltrinelli, Spiaggia d'Oro, Desenzanino. Ne sono stati raccolti 5 sacchi da 2 chili l'uno. Pesando circa mezzo grammo ciascuno, parliamo di 20mila pezzi. I nostri tecnici hanno stabilito che si tratta di "biomasse ader", cioè corpi di riempimento delle vasche impiegati, crediamo, nel depuratore dell'alto lago, collocato nella galleria di Tremosine. Sono piccoli supporti plastici sui quali cresce il fango. Abbiamo appurato che il loro numero cresceva dopo le lagheggiate. Ho provveduto ad informare dell'accaduto Garda Uno. L'obiettivo - prosegue l'assessore - è appurare se si tratta di quantità residue finite a lago l'estate scorsa, mosse dalle burrasche invernali e spinte nella parte bassa del lago dalle correnti, o se ci sono altri problemi. Attendiamo risposte».
In questa direzione si è mossa la direzione di Garda Uno che ha sollecitato la ditta costruttrice e che gestisce il depuratore in galleria di «accertarne la provenienza». «Preso atto che continuano ad arrivare segnalazioni di presenza di tali corpi lungo le spiagge di Desenzano, si invita la Saceccav a procedere immediatamente alla ricerca e rimozione di tutto il materiale disperso lungo le spiagge di Desenzano e dei Comuni limitrofi».
«Abbiamo già effettuato sopralluoghi nelle spiagge di Campione, Manerba e Desenzano e solo in quest'ultima località abbiamo trovato qualche "corpo di riempimento". Parliamo di quantità modestissime - spiega un tecnico dell'azienda -. Precisiamo anzitutto che questi piccoli oggetti di plastica non sono mai entrati in contatto coi liquami. L'estate scorsa potrebbero essere finiti a lago nella fase di costituzione delle scorte, fuoriusciti dai sacchi da 2 metri cubi scaricati sul ponte di accesso alla galleria. È escluso possano essere usciti dal depuratore, cosa fisicamente impossibile come ha certificato l'Arpa. Forse si tratta di residui dell'estate scorsa mossi da burrasche».
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