IL CASO
Depuratore del Garda, il prefetto spinge ma il ministro chiama al tavolo le Regioni
Senza fine. Ieri è andata in scena un’altra puntata della telenovela sul depuratore del Garda. Con una doppia novità. Da una parte il Commissario straordinario per l’opera, il prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà, ha scritto al presidente di Acque Bresciane affinché la società proceda entro dieci giorni ad approvare il bando per affidare la progettazione definitiva, pena azioni di responsabilità anche sotto il profilo risarcitorio. Dall’altra il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ricevendo a Roma alcuni esponenti politici bresciani e i rappresentanti del Presidio 9 agosto, si è impegnato a convocare le Regioni Lombardia e Veneto e la Provincia autonoma di Trento per trovare una soluzione condivisa e uscire dall’impasse.
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