Garda

Dalla palestra al loft, Spazzini star dei social

L’imprenditore bresciano Giacomo Spazzini, 29 anni, ha aperto a Desenzano lo studio di consulenza Gs Loft. Clienti da tutta Italia e dall’estero
FITNESS: GS LOFT A DESENZANO
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Non è per i 180 mila follower su Instagram, che sono tanti e arrivano anche dall’estero. E nemmeno perché è il consulente del cantante Sfera Ebbasta, di alcuni calciatori di serie A e di personaggi del mondo dello spettacolo che sono arrivati proprio tramite social network e passaparola. E neanche per il suo medagliere da ex campione di body building, dove ha gareggiato (e vinto) a livello nazionale. Tutti gli occhi del fitness italiano sono puntati sull’imprenditore bresciano Giacomo Spazzini, 29 anni: un fenomeno non solo online, ma anche degli affari.

Non si parla esclusivamente di pioggia di like alle foto dei «prima e dopo» (che a dirla tutta sono davvero impressionanti): a un anno e mezzo dall’apertura di Gs Suite e a sei mesi da Gs Loft - il suoi studi di consulenza a Desenzano del Garda - il fatturato annuo si prospetta a quota 1,2 milioni di euro («ne avevamo previsti circa la metà, per festeggiare ho prenotato una vacanza per tutti a Ibiza»), i membri dello staff sono 12 («abbiamo in programma nuove assunzioni») e i servizi quasi sempre sold out.

 

  • A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
    A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
  • A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
    A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
  • A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
    A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
  • A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini
    A Desenzano ha aperto il Gs Loft di Spazzini

 

Tradotto, non si accettano nuovi iscritti fino a ottobre: «La lista d’attesa è lunghissima, al momento abbiamo 650 utenti attivi. Manteniamo il numero chiuso perché non voglio rischiare di trascurare chi ci sceglie: c’è gente che arriva in aereo dalla Sicilia e torna tutti i mesi per le visite di controllo». Addirittura? «Si, poi monitoriamo i progressi via Skype, comunichiamo attraverso mail e chat, abbiamo un gruppo chiuso in Facebook dove condividiamo gli allenamenti, le sensazioni, le ricette. Siamo una grande community a tutti gli effetti».
 

Ma cosa differenzia la squadra di Giacomo dagli altri istruttori in sala pesi? «Innanzitutto Gs Loft non è una palestra e io non sono un personal trainer». Ma come, cosa spinge allora una comunità di sportivi a arrivare sul Garda da tutta Italia, se qui non c’è nemmeno l’ombra di un bilanciere? «Vengono per il mio metodo, per il programma alimentare e di allenamento studiato sartorialmente su di loro. Il mondo delle palestre è diventato troppo superficiale, anche per colpa del web. Si fa tutto facile, si usano post e stories per dare consigli molto generalisti e poco mirati. Si diffonde in modo anche pericoloso la cultura della sala pesi o del crossfit ad ogni costo, della dieta drastica, degli aiutini più disparati. Qui invece si lavora nel nome della precisione e della personalizzazione». Per questo, oltre ai «fitness advisor», fanno parte dello staff un biologo nutrizionista e un medico chirurgo specialista in alimentazione. Esiste anche una divisione ancora più esclusiva, Gs Suite, dove i costi sono più alti e i clienti sono seguiti direttamente da Giacomo.

«Ho iniziato quest’avventura con mia moglie Cinzia, un salto nel vuoto. Ora siamo una famiglia allargata, condividiamo il grande successo che ci ha travolto ma che comunque ci aspettavamo, ce lo siamo sudato. Cerchiamo il più possibile di trasmettere serenità e equilibrio, perché il nostro obiettivo principale è il benessere psicofisico degli altri e anche nostro. È un lavoro stressante, spesso entro in contatto con casi delicati, clienti che oltre a ricostruire il loro corpo mettono mano e stravolgono anche la loro persona, per ricominciare. È la mia missione, un lavoro che ho scelto e che è in evoluzione».

Tra gli assi della manica di Gs Loft c’è, al di là della sostanza che poggia le fondamenta su preparazione e continuo aggiornamento, anche il senso di appartenenza. E non parliamo solo di corpi scolpiti e in salute. Far parte del #TeamSpazzini è esclusivo, i prezzi (e il successo) ben sopra la media lo testimoniano: la sensazione di benessere si percepisce ancor prima di entrare, dove ci sono a fare accoglienza  un lungo tappeto, colonne di pietra e loghi illuminati. «Si iscrive solo chi è davvero motivato, ma anche molti che non lo sono o che puntano a esserlo. Noi siamo in grado di far emergere le migliori caratteristiche di ognuno. Ma se non ti impegni non sei il benvenuto, ci sono molte persone in attesa di migliorare. Poi, per il resto, lascio parlare i risultati».

L’ambiente assomiglia a un atelier di design: cascata d’acqua, poltrone sospese, rovere ovunque e luci studiatissime. Per non parlare della comunicazione: «Ho capito che i social erano fondamentali quando gli altri li snobbavano, ora che li usano tutti sto pensando a altre strategie. Non voglio che il mio business dipenda da un algoritmo che non controllo io». E per il futuro? «Sto studiando un progetto per fare rete tra palestre e esportare il mio modello, apriremo una scuola di formazione teorica e pratica che avrà l’obiettivo di selezionare i miei nuovi dipendenti e collaboratori certificandoli. Aprirò uno spazio a Milano e mi lancerò nel food».

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