Garda

Dal lavoro in banca all'allevamento per fare il formaggio Tombea

Omar Venturini ed Elia Eggiolini sono due giovani che hanno deciso di avviare un’attività zootecnica in Valvestino
Il tipico formaggio Tombea prodotto da Omar Venturini - © www.giornaledibrescia.it
Il tipico formaggio Tombea prodotto da Omar Venturini - © www.giornaledibrescia.it
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Omar Venturini ed Elia Eggiolini sono due giovani allevatori che hanno deciso di avviare un’attività zootecnica in Valvestino. Un bel segnale e un’inversione di tendenza per un territorio montano che da decenni soffre il problema dell’abbandono e dell’inverno demografico.

Via dalla banca 

Omar Venturini è titolare dell’azienda agricola Al Fienile di Magasa, che conduce insieme alla moglie Caterina, con la quale ha deciso di investire sull’attività agricola, lasciando senza rimpianti il lavoro in banca per avviare un allevamento di bovini di razza bruna alpina. Omar conduce 30 ettari di terreno, di cui 18 a prato, coltura fondamentale per l’alimentazione delle bovine, ma anche per il mantenimento del paesaggio dell’altopiano di Denai, dove è ubicato l’allevamento. Nel suo caseificio il latte è trasformato nel tipico formaggio Tombea, oltre che in burro, ricotta e yogurt. Al Fienile produce anche patate e i rari fagioli della Valvestino.

Mestiere di famiglia 

Elia Eggiolini, invece, è un giovane allevatore e casaro di 29 anni che ha imparato il mestiere in famiglia e conduce con la moglie Elena un’azienda zootecnica a Moerna di Valvestino. Alleva bovini di razza bruna alpina e trasforma il latte direttamente producendo il formaggio Tombea.

Omar ed Elia portano nuova linfa ad un’attività di antica tradizione ma in contrazione, ora valorizzata e sostenuta grazie soprattutto ad alcuni progetti di ricerca e divulgazione dedicati alle produzioni tradizionali, promossi dal Consorzio Forestale «Terra tra i due Laghi» in collaborazione con la Facoltà di Scienze agrarie ambientali e alimentari dell’Università Cattolica e altri centri di ricerca. «Questo - spiega Marilena Massarini, direttore del Consorzio - è un territorio straordinario dal punto di vista ambientale e culturale, con produzioni tipiche che meritavano di essere studiate e valorizzate». E che rappresentano il futuro della Valvestino.

In tv

I progetti di ricerca avviati in valle stanno generando importanti ricadute, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche ambientale e turistico. Hanno suscitato anche l’interesse della trasmissione tv Melaverde. Nei giorni scorsi il conduttore Vincenzo Venuto è stato accompagnato alla scoperta di questa terra, dei suoi fienili col tetto in paglia, dell’osservatorio astronomico e delle colture tradizionali, come il fagiolo della Valvestino (ora tutelato da una caratterizzazione genetica e dal recupero della coltivazione). La puntata andrà in onda domani, domenica, alle 11.50 su Canale 5. 

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