Garda

Centro storico chiuso alle auto? Ok, ma con remore

La sperimentazione al via dal primo agosto, e ciò che viene contestato è proprio il periodo
L’ingresso nel centro storico, in questo caso a piedi - © www.giornaledibrescia.it
L’ingresso nel centro storico, in questo caso a piedi - © www.giornaledibrescia.it
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Che ci sarebbero state delle polemiche sull’avvio del Grifo Parking Eco City in programma per il prossimo 1 agosto, l’amministrazione comunale e Sirmione Servizi (che ha in carico il progetto) ne erano ben consapevoli. E il vicesindaco Luisa Lavelli l’ha ribadito più volte a Palazzo Callas, alla presentazione dell’iniziativa ai cittadini e agli operatori turistici.

«Sappiamo che vi stiamo chiedendo un grande sacrificio - afferma - ma siamo convinti che sarà ricompensato da un grande passo avanti». È quello di veder transitare circa 40mila vetture in meno all’anno nel centro storico, tanto per cominciare, con una riduzione di 12,7 tonnellate di CO2. Ma anche quello di evitare ai clienti degli hotel uno spiacevole tragitto in auto all’interno di un budello sovraffollato di pedoni.

La fase sperimentale del progetto, che durerà fino al 30 settembre, interesserà gli ospiti delle strutture alberghiere ed extra-alberghiere sprovviste di parcheggio (o con parcheggio insufficiente), comprese tra piazza Castello e piazza Piatti, che non potranno più entrare in centro in auto (dall’1 al 19 agosto ancora in via facoltativa, mentre dal 20 entrerà in vigore il divieto).

Parcheggeranno invece in una zona dedicata di Piazzale Monte Baldo e saranno accompagnati (con bagaglio) alla struttura da una navetta elettrica. Discussione. E se gli albergatori concordano sulla necessità di migliorare la viabilità, a far discutere è invece la modalità, da alcuni definita «improvvisata», con cui viene proposto il servizio, il periodo di alta stagione scelto per testarlo, nonché il suo costo (10 euro al giorno più Iva, ma agosto sarà a carico del Comune), troppo alto per affittacamere e b&b.

«Si potrebbe pagare in modo proporzionale alla categoria dell’hotel» è la proposta di un’albergatrice, mentre un altro operatore ipotizza «una eco-tax, da estendere anche agli hotel con parcheggio privato, per fare sì che il servizio diventi accessibile a tutti». «Mi impegno a prevedere delle differenziazioni per le strutture più piccole» dice Fabio Barelli, presidente di categoria.

 

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