Carola, in corsa al Campiello 2018 con «Rami di vite»

La prima volta è arrivata a un passo dalla cinquina con «La ragazza del lago». Era il 2017 e Carola Varano, ventenne di Desenzano, si cimentava per la prima volta con questa forma letteraria. La studentessa di Scienze della Comunicazione, da sempre appassionata di scrittura, aveva inviato quell’opera prima, ambientata nel ’68, al Campiello Giovani - costola junior del blasonato concorso letterario - senza stare troppo a pensarci.

E la giuria l’aveva inserita fra i 25 semifinalisti, scelti fra oltre trecento candidati. «È stata una grande sorpresa - racconta - arrivare fino a lì. Ho quindi deciso di riprovarci quest’anno con un nuovo racconto, che ho inviato al concorso poco prima di Natale».

La notizia dei giorni scorsi è che anche «Rami di vite» ha superato la prima selezione, proiettando la giovane scrittrice bresciana (di nuovo) nella rosa dei 25 semifinalisti. «Il racconto - spiega Carola - è ambientato in un cimitero, un luogo che molti trovano triste ma che, secondo me, ha la peculiarità di appianare tutte le differenze. La mia storia racconta di due gemelli, separati alla nascita, che si ritrovano proprio visitando i genitori al camposanto».

Il prossimo 20 aprile Carola sarà con gli altri semifinalisti al Teatro Nuovo di Verona, per la serata che decreterà la cinquina dei finalisti del Campiello Giovani. Nel frattempo lei continua a scrivere «utilizzando diverse forme, dalla poesia all’articolo, a seconda del contenuto che voglio comunicare. Forse però non mi sento ancora pronta per cimentarmi con un romanzo.

Sono una perfezionista, perciò scrivo molto lentamente. Mi capita di soffermarmi anche mezz’ora su una sola frase». Intanto, però, oltre a numerose poesie, lei che è grandissima appassionata di cinema, ha nel cassetto la sceneggiatura per una web serie: «Il progetto c’è, ma poterlo realizzare non è così semplice».