Garda

Bazar nascosto nel baule dell’auto

Fermati dai carabinieri un uomo e una donna, accusati di ricettazione
Capi firmati. Parte della merce recuperata dai carabinieri
Capi firmati. Parte della merce recuperata dai carabinieri
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Magliette, giubbini, felpe, cinture e portafogli. Tutti capi griffati. Ammassati in grandi sacchi neri per l’immondizia, come se fossero pronti da portare in discarica o avviare alla raccolta differenziata. Ma con ancora attaccate le etichette dei negozi e i prezzi, elevati, a cui erano in vendita.

È stata questa evidente contraddizione a far scattare gli approfonditi controlli dei carabinieri di Sirmione e ad aprire poi almeno due opposte ipotesi investigative. Tutto è accaduto domenica pomeriggio in via Brescia. I carabinieri hanno fermato per un controllo una Mercedes classe C con targa straniera che aveva a bordo un uomo di 40 anni e una donna di 27.

Nel controllare i nominativi in banca dati è emerso che entrambi fossero senza fissa dimora, e sul conto dell’uomo anche precedenti per furto e ricettazione. Circostanze che hanno fatto scattare una approfondita perquisizione. Nel baule il carico di abiti. Si tratta di merce originale dei più noti marchi di moda, per un valore complessivo superiore ai 20mila euro.

Secondo i carabinieri, che stanno investigando, si potrebbe trattare di merce trafugata durante un furto in qualche negozio oppure di capi acquistati con frodi informatiche o carte di credito clonate. Ora i due devono rispondere di ricettazione.

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