Garda

Bagaglio che scotta: trafugati reperti archeologici

Una condanna e tre denunce: a Desenzano i carabinieri hanno fermato la compravendita di reperti archeologici.
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Una bagaglio pesante, troppo pesante per contenere solo ricambi, beauty case e un libro per il viaggio. Una serie di passaggi che non possono non insospettire fino a quando, ad un controllo, saltano fuori reperti archeologici per un valore di decine di migliaia di euro.

E’ accaduto sabato a Desenzano, durante una serata di controlli in stazione. Quando hanno visto un uomo uscire con quella valigia molto pesante, i carabinieri hanno deciso di tenerlo d’occhio. Nel giro di poco tempo, si è incontrato con altre tre persone a cui ha consegnato il bagaglio in cambio di contanti. In tutto, 8.500 euro. A quel punto sono intervenuti i militari, che hanno scoperto monete antiche in bronzo, un cratere decorato, una piccola statua in bronzo raffigurante un satiro, una maschera in marmo bianco.

Dopo la consulenza della soprintendenza, il materiale è stato sequestrato e l’acquirente arrestato per ricettazione in concorso e impossessamento illecito di beni culturali dello Stato, reato, quest’ultimo, per cui è scattata la denuncia anche per le altre tre persone. L’arresto è stato convalidato e il 57enne, di origini siciliane, è stato in seguito condannato a  un anno e otto mesi di reclusione, con pena sospesa, e al pagamento di una multa di mille euro. 

Secondo le stime, la vendita dei reperti, da organizzare con ogni probabilità attraverso un'asta all'estero, avrebbe potuto fruttare fino a 80mila euro.

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