Garda

Allertano i soccorsi poi tornano in hotel senza avvertire

Vigili del fuoco e Soccorso Alpino cercavano i due turisti tedeschi lungo i sentieri di Tremosine
I mezzi di Vigili del fuoco e Cnsas attivati per le ricerche di Tremosine - © www.giornaledibrescia.it
I mezzi di Vigili del fuoco e Cnsas attivati per le ricerche di Tremosine - © www.giornaledibrescia.it
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Una ventina di uomini tra Vigili del Fuoco e tecnici del Soccorso Alpino per ore impegnati a battere i sentieri. Anche col buio e con i rischi del caso. Almeno sei veicoli distolti a eventuali altre emergenze. L’attivazione imminente di una ricerca di ancor più ampia portata, con droni, unità cinofile e altri specialisti.

Tutto per l’allarme lanciato da una coppia di coniugi tedeschi che aveva allertato il numero unico dell’emergenza 112 perché la donna, spossata durante un’escursione sul monte Bestone, sopra Tremosine, non riusciva far ritorno a valle. Peccato che poi a notte fatta e solo per caso gli uomini che li stavano cercando esponendosi a non pochi rischi abbiano scoperto che i due erano riusciti a far ritorno al loro albergo di Limone, senza però avvertire nessuno.

É la paradossale vicenda che mercoledì dalle 19 ha tenuto molti col fiato sospeso nell’Alto Garda. L’allarme, infatti, ha fatto scattare un dispositivo di ricerca, operato in totale sinergia da due squadre dei Vigili del Fuoco (di Salò e Tremosine) e dai tecnici del Soccorso Alpino della Valsabbia e di Carabinieri. Le unità si sono ripartite i tre sentieri che risalgono il monte Bestone e quello che da Limone conduce ai piedi del rilievo gardesano, esplorandoli per ore. Inutile ogni tentativo di ricontattare i due stranieri al cellulare da cui avevano chiesto aiuto, che risultava spento.

Quando già si pensava di attivare ulteriori unità per ampliare le ricerche e il buio aveva ormai avvolto l’Alto Garda, la sosta a una locanda ha portato alla scoperta: «Due tedeschi sono stati qui prima e hanno chiesto un taxi per Limone...».

In breve le verifiche: i due, raggiunti in hotel, hanno confermato di essere riusciti, alle tante, a tornare a valle e di non aver segnalato a nessuno la cosa perché incerti sul numero da chiamare. Sollievo sì da parte di tutti per il , ma pure comprensibile amarezza per la fatica vana.

La raccomandazione che viene da chi ogni giorno si occupa di interventi in aiuto a chi va per sentieri (e non solo) è quella di non esitare mai a chiamare i numeri dell’emergenza, ma di provvedere anche a ricontattarli qualora la necessità di soccorso viene meno. Sempre meglio poi assicurarsi di avere con sé uno smartphone munito dell’app regionale WhereAreu, che consente con un clic di farsi localizzare dalle centrali del soccorso. Anche quando si torna in albergo...

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