Addio a Camillo, imprenditore ed ex vicesindaco

Era il Camillo. E basta. Girava con l’immancabile bicicletta. Forse non tutti sapevano che di cognome facesse Bianchi, che era stato sarto prima che ristoratore e gestore del «Bartabèl», albergo situato nel cuore del paese.
Camillo Bianchi - 83 anni il prossimo 24 ottobre - ha lasciato la sua gente e un vuoto immenso in paese, spirando ieri mattina all’ospedale di Gavardo dove era ricoverato per un affaticamento al cuore. L’altro giorno il miglioramento che aveva fatto ben sperare; sembrava imminente il trasferimento in corsia.
Al nipote Alessio mercoledì ha detto «dai che torno a casa». Invece Camillo Bianchi ha deciso di andarsene senza poter salutare la sua gente che, a turno, gli ha fatto visita ogni giorno sino al peggioramento.
Questa mattina la salma verrà portata nella chiesa di San Francesco, alle porte del paese. I funerali saranno domani partendo alle 14.30 da San Francesco per la parrocchiale di S. Martino. Serio, ma spiritoso, cresciuto con 6 fratelli, ha avuto tre grandi passioni: politica, canto e solidarietà. Era nella Caritas e, negli anni ’80, è stato vicesindaco e poi assessore. Infine la musica, con l’attività nel coro della chiesa.
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